Il Supermercato
Data: 09/01/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: MrNessuno, Fonte: RaccontiMilu
... anche perché gli sarebbe bastato tendere l’orecchio e sentire una macchina fermarsi per guardare se eri arrivata. Anche perché era tardi e in quel paesino non sembrava esserci anima viva a quell’ora.”
“Sei uno stronzo lo sai?”
“Sì.” Risposi secco e con noncuranza, quasi compiaciuto.
La fortuna era che nessuno era ancora venuto a interromperci, in effetti era il mio grande timore che tutto potesse sfumare per qualche altro ficcanaso, ma in effetti quella parte del magazzino era piuttosto nascosta ed era difficile vedere chiunque, motivo per il quale io e Alice l’avevamo scelta più volte. Daniela improvvisamente si morse il labbro e prese a guardarsi intorno nervosa, poi fece qualcosa su cui avevo sperato tantissimo ovvero si tolse la maglietta rivelando uno splendido reggiseno nero che sosteneva la sua quarta di seno che strizzata com’era, sembrava una taglia più grande.
Subito le mia mani andarono oltre la protezione dell’indumento e strinsi forte nei palmi delle mie mani abbastanza forte da far emettere a Daniela un urlo, che però trattenne abbastanza da farlo diventare un gridolino a malapena udibile. Erano così belle che pochi secondi dopo tuffai il mio viso in mezzo a quelle due morbide tette e lasciandomi avvolgere da quella bellissima sensazione di morbidezza.
“Non vedevi l’ora di immergerti vero?”
“Hai delle tette fantastiche!” dissi iniziando a passare la mia lingua sul suo capezzolo e mordicchiandolo sulla punta. “Ma scommetto che non sono il ...
... primo che te lo dice.”
“Tutti uguali vuoi uomini.” Disse maliziosa e non capì se si riferisse al mio commento o al fatto che la mia mano destra stava scorrendo lungo il suo fianco, strizzandole prima il sedere e poi facendo scorrere il pollice oltre il bordo dei pantaloni di Daniela.
“Hey, ma che?!” disse non appena Daniela mi colpì la mano che si stava insinuando nei suoi pantaloni e allontanandola. Non capivo il perché di quel gesto, ma poi la vidi fare un passo indietro e allontanarsi da me, mentre frugava nel marsupio che teneva legato alla vita ed estraendo lo smartphone da una delle tasche.
“Non ho intenzione di dartela, ma mi hai dato l’occasione per provare una cosa.” Disse ridacchiando e si inginocchio mettendo il viso proprio davanti alla punta del mio uccello.
Però non fece niente se non smanettare sul telefono per poi portarselo all’orecchio. Stava chiamando qualcuno e quel qualcuno ero sicuro che fosse il suo fidanzato, cosa che mi sorprese non poco. Il mio non era solo un bluff perché avevo capito che l’eccitava il rischio, ma di lì a farmi un pompino mentre è al telefono con il fidanzato era tutto un altro discorso.
“Ciao Marco.” Esclamò Daniela sorridendomi dal basso mentre con la mano libera afferrava la mia asta di carne con la mano ancora libera. “Ho un po’ di tempo libero e volevo sentire cosa avevi mangiato per cena.”
E mentre il fidanzato Marco era intento a rispondere, Daniela massaggiava la punta del mio cazzo con la sua lingua muovendo ...