Il Supermercato
Data: 09/01/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: MrNessuno, Fonte: RaccontiMilu
... maglia larga da responsabile, ma che con l’arrivo dell’estate faceva la sua comparsa per la gioia di tutti noi colleghi maschi.
“Alice vai! Con te ci parlo dopo.”
Alice per la prima volta da quando avevamo iniziato quella sera, si era staccata da me e aveva finito con il quasi inciampare mentre cercava di correre via tirandosi su allo stesso tempo i Leggings. Era chiaro che voleva abbandonare la situazione il più velocemente possibile o forse stava semplicemente correndo in bagno a finire quello rimaneva della sua eccitazione.
“Togliti quel sorrisetto dalla faccia.”
“Dai Daniela, il negozio è vuoto e ci stavamo solo rilassando un po’ e per una volta, non succedere nulla.”
“Mi prendi per stupida? Ieri ho sentito che ti sei scopato Veronica dietro la cella frigo, ma sapevo che entrambi eravate in pausa, quindi non ho detto nulla, ma…”
Smisi di ascoltare di colpo, visto il fatto che Veronica era una delle poche con cui non avevo avuto il piacere di intrattenermi, poi ripensando alla giornata di ieri durante la pausa ero fuori nella zona parcheggio che discutevo al telefono con il mio padrone di casa per problemi degli ultimi giorni che avevo riscontrato negli ultimi giorni, quindi non potevo essere io la misteriosa persona. La mia attenzione però stava vagando troppo e credo che la responsabile se ne stesse per accorgere visto che quasi le vedevo la tempia pulsare.
“Non ti sei lamentata troppo la settimana scorsa.” La mia era una chiara sfida e poteva ...
... andare molto male o molto bene. Dovevo solo capire come giocarmela ed avere un po’ di fortuna. La settimana prima era morta la batteria della macchina di Daniela e siccome era notte, mi ero offerto di accompagnarla a casa ed era finita con lei che una volta accostato davanti al portone di casa sua mi aveva regalato uno splendido pompino come ringraziamento.
“Cosa vuol dire adesso questa storia? Lì non eravamo né sul posto di lavoro né in turno.”
“Beh non è molto serio per una responsabile di negozio ringraziare un sottoposto con un pompino solo per un passaggio, ma ho anche un’altra teoria.” In quel momento ero abbastanza compiaciuto di me stesso e il fatto che Daniela non mi avesse ancora invitato a rimettermi l’uccello nelle mutande lo prendevo come un buon segno.
“Sentiamo questa teoria.” Lo disse in tono scocciata, ma con un’espressione che sembrava nascondere un po’ di paura.
“Quando ho posteggiato ai guardato verso la tua casa, abiti in una villetta e hai fissato la parte dove si vedeva la luce dalla finestra. Credevo perché volessi essere sicura che non ti vedesse, ma poi ho aspettato….”
“Mi hai aspettato fuori?”
“Non proprio, ma ho aspettato ed ho notato come da quella finestra fosse molto facile vederci. Vedevo perfettamente all’interno uscendo dalla macchina e penso che lui in casa essendo un po’ rialzato avesse potuto vedere anche meglio. Il tuo fidanzato sicuramente era sveglio per aspettarti, ma credo tu ti sia eccitata all’idea che potesse scoprirci ...