1. Il cannone


    Data: 04/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Tide391, Fonte: Annunci69

    ... venivano spesso nascosti dei piccoli coltelli. Terminata la perquisizione lo ammanettò e lo legò con delle catene a degli occhielli fissati contro il muro. Subito dopo iniziò a valutare la situazione, mentre fuori iniziava a nevicare.
    
    Eliminarlo subito gli appariva la soluzione più semplice. Avrebbe risparmiato provviste e non avrebbe corso il rischio di essere attaccato alla prima distrazione. Al contrario, tenerlo in vita avrebbe potuto voler dire avere la vita risparmiata qualora gli austriaci avessero riconquistato la postazione e sarebbe stato lui a finire prigioniero. Guardò il soldato austriaco. Era soltanto un ragazzo. Un’altra povera vittima di quella folle guerra di posizione, che stava decimando la loro generazione. “Fanculo il Re¸ fanculo l’Arciduca, fanculo Cadorna e Diaz” pensò.
    
    Cominciò a interrogarlo. L’austriaco gli rispose piangendo in uno stentato italiano. Si chiamava Franz, aveva 19 anni ed era di Salisburgo. Dopo la conquista del rifugio da parte degli austriaci era stato mandato lassù in quanto alpinista di professione col compito di presidiarlo fino alla primavera. Roberto aveva ricevuto lo stesso ordine e si immedesimò di nuovo in quel ragazzo, incolpevole alpinista come lui. Decise che per il momento l’avrebbe mantenuto in vita adottando delle precise misure di sicurezza. Doveva evitare in tutti i modi che il prigioniero potesse aggredirlo mentre dormiva o in un momento di distrazione.
    
    Franz fu incatenato alle mani e ai piedi e le catene ...
    ... assicurate alla parete di pietra. Roberto sistemò della paglia come giaciglio e si assicurò che non potesse raggiungere alcun oggetto. Veniva slegato e condotto per pochi minuti fuori dal rifugio ogni giorno dopo il tramonto per espletare i propri bisogni e sgranchirsi le gambe mentre Roberto lo teneva sotto tiro. Per accertarsi che non avesse raccolto pietre, una volta rientrati nel rifugio, Franz doveva spogliarsi completamente nudo, lanciare i suoi vestiti in direzione di Roberto e aspettare che venissero controllati restando con le mani appoggiate al muro.
    
    Roberto era sempre stato attratto dai ragazzi, ma da quando era sotto le armi aveva dovuto frenare i propri istinti per non finire davanti la corte marziale. Ogni sera rimaneva colpito dalla bellezza teutonica di Franz, così diversa da quella italica a cui era abituato. Il giovane aveva pettorali gonfi e addominali definiti, due bellissime braccia forgiate dall’arrampicata e solcate da vene in evidenza, glutei tondi e sodi e un pene di dimensioni generose. Ogni sera Roberto si godeva lo spogliarello e rimaneva lì a fissare quel corpo fonte di desideri indescrivibili, mentre con calma controllava i vestiti. Prima di coricarsi Roberto faceva alzare di nuovo Franz e lo perquisiva passando le mani sul corpo muscoloso del ragazzo e palpandone generosamente anche le parti intime. Franz trovava quel trattamento molto umiliante, non era abituato ad essere toccato così da un altro uomo.
    
    Col passare delle settimane la legna ...