1. Al Mare d’inverno tra pensionati bisognosi di clisteri


    Data: 30/12/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti 69, Racconti Erotici, Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu

    ... puntarla dentro per poi uscire e poi rientrare…. Fu lei che, alla pecorina, con una abile colpo all’indietro, si infilò tutta la cannula, fino alla chiavetta “Oohohoho, Maurizio, eccolaaaaa come è bella grossa….” Aprii la chiavetta…”Adesso voglio sentire ampi respiri con la bocca aperta Eleonora !” gli ordinai con fermezza. La cosa gli piacque molto, muoveva il bacino e le chiappe come alla ricerca di qualcosa “Sììììììì…. la sento…wow come scende e come entra bene la camomilla, sììììì !!!” il livello della sacca scendeva a vista d’occhio, era un piacere vedere come stava prendendo bene questo clistere… ma quando si inarcuò in modo importante gli vidi la fica in un laco, si muoveva come se volesse farmela vedere…. come se mi dicesse… A quel punto mandai a quel paese la professionalità, mi sbarazzai di pantaloni e mutande, il mio cazzo durissimo reclamava la sua parte, Eleonora mi vide dallo specchio e senza indugio si mosse all’indietro verso di me, voleva sentirlo sulla fica e….. così fu ! La parte superiore della mia asta si mise fra le grandi labbra della sua fica, il glande sfiorò il suo clitoride e a quel punto….”Eccolo il paradiso…. avevi ragione Maurizioooooo… Sìììììììììììììì, Sìììììììììììììììì ! ! ! ” Clistere più scopata alla ...
    ... pecorina la mandò in visibilio, ma io non ero da meno, una femina così non l’avevo mai vista…. “Oohohoh …Arrghhhrgggh …. Mpfhphhfhffff…. Sìììì Sììììì….” Inizia a stantuffarla in un lago di piacere, gli afferrai i fianchi e iniziai a spingere forte…”Sborramiiiii Mauriziooo, sborrami dentro dai….” Urlava il suo piacere e io il mio “Vengoooooo, Eleonora vengoooooo….. sborroooooo !!!!” fiotti di sperma iniziarono a verniciare le pareti della fica di Eleonora, erano inarrestabili, ma la cavalcata non terminò con la sborrata, continuò imperterita fino a un secondo mega orgasmo di lei e intanto la sacca del clistere si era svuotata, ci accasciammo sul letto sfiniti tutti e due, ansimando la avvisai che era comunque il caso di tenerla per qualche minuto prima di scaricarsi e che questo clistere sarebbe stato quello risolutivo. Lei mi guardò con uno sguardo dolcissimo, languido, sorrise e “Nel frattempo so io come impegnare questi minuti”, si chino sul mio cazzo con la bocca e mi fece un pompino indimenticabile che un suo dito malandrino, infilandosi nel mio culetto con un massaggio prostatico eccezionale, mi fece sborrare di nuovo, di quella sborra non vidi una sola goccia, ingoiò tutto con immenso amore e riconoscenza. Diventammo amanti per la vita ! 
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