1. Estate al lago - capitolo 2


    Data: 28/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... per questo che non abbiamo nemmeno la televisione lì. Ogni volta che io e mia sorella ci lamentavamo, lui diceva: “Ragazzi, avete abbastanza televisione a casa. Qui al lago godiamoci la natura ed il fatto di stare insieme.”
    
    “Fico.”
    
    “Direi di sì. In realtà, i miei genitori sono entrambi piuttosto fichi. Anche se…”
    
    “Che cosa?”
    
    “Beh, mi stavo solo chiedendo cosa avrebbero pensato della scorsa notte.”
    
    “Non credo che debbano sapere tutto di ieri sera.” Ridacchiò Carlo.
    
    “Sai cosa intendo. Non so cosa direbbero se scoprissero che sto portando un ragazzo, non una ragazza, alla Roccia Grande.”
    
    “Cris, non penso che dovresti preoccupartene adesso. Quando sarà il momento giusto capirai cosa devono sapere.”
    
    Continuarono a camminare in silenzio per un po’ ed alla fine arrivarono in cima alla cresta. La vista era stravolgente.
    
    “Dio, Cris. È fantastico! Non mi meraviglio che volessi portare quassù una ragazza. È il posto più romantico che abbia mai visto.”
    
    “Sono contento che la pensi così.” E gli diede un bacio.
    
    Potevano vedere l’intera valle e ogni centimetro del lago.
    
    Cris indicò all’amico dove erano le loro case, anche se i cottage erano a malapena visibili sotto gli alberi.
    
    Si sedettero uno di fronte all’altro e pranzarono.
    
    “Carlo, quando hai capito?”
    
    “Che cosa?”
    
    “Quando hai capito che a te… um... piacevano i ragazzi.”
    
    “Oh cavolo. È difficile dirlo. Immagino di avere sempre capito che attiravano la mia attenzione, ma non ci ho mai fatto ...
    ... molto caso. Aspettavo solo che mi piacessero le ragazze, sai? E quando sono cresciuto non mi è mai sembrato che accadesse. Invece ho scoperto che pensavo sempre più ai ragazzi. Nell’ultimo anno ho finalmente capito che probabilmente non mi sarebbero mai piaciute le ragazze.
    
    L’estate scorsa ho tenuto un diario e alla fine ho scritto: ‘Io sono gay’. È stata una sensazione davvero strana. Ma sai una cosa? Dopo averlo scritto, non mi sono sentito confuso. Non l’ho ancora detto a nessuno, ma il solo dirmelo mi ha fatto sentire meglio. Questo è probabilmente molto di più di quello che volevi sapere. Ma immagino che ti stia abituando al mio divagare.”
    
    “No. Non stai divagando.” Disse piano Cris: “I tuoi genitori lo sanno?”
    
    “In qualche modo sono sicuro che lo sappiano. Non ho mai frequentato alcuna ragazza, di proposito non sono mai andato a ballare.”
    
    “Non sei andato a ballare? Perché?”
    
    “Immagino che fosse perché non potevo ballare con chi volevo io e quindi preferivo rimanere a casa a giocare a carte con i miei genitori.”
    
    “Con chi avresti voluto ballare?”
    
    “Con te.”
    
    “Andiamo. Non ci conoscevamo nemmeno. C’era un ragazzo con cui avresti voluto ballare?” “
    
    “Beh, certo, c’erano molti ragazzi che pensavo fossero belli e simpatici. Ma non avevo idea di chi altro si sentisse come me. E, come ti ricorderai, non ho ancora capito un modo molto discreto di chiederlo.”
    
    Risero.
    
    “E tu Cris, da quando lo sapevi?”
    
    “In realtà, mi sento ancora piuttosto confuso per ...
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