1. Estate al lago - capitolo 2


    Data: 28/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Rimasero sul divano a baciarsi ed accarezzarsi a lungo fino a quando Carlo gli sussurrò: “Perché non dormi qui stanotte?”
    
    “Speravo che me lo avresti chiesto.”
    
    “Dai allora.”
    
    Lo prese per mano e lo guidò verso la camera da letto. Come il resto della casa, era assolutamente bellissima.
    
    Si fermarono di fianco al letto baciandosi e tenendosi stretti.
    
    Carlo gli sollevò la t-shirt e subito iniziò a leccargli e baciargli il petto, le sue mani continuarono a strofinargli la schiena, scivolando sempre più in basso fino a quando le sue dita scivolarono delicatamente tra la stoffa dei boxer e la sua pelle liscia.
    
    Cris si rese conto di non aver idea di cosa fare.
    
    Sollevò la testa dell’amico ed ammirò i suoi splendidi occhi castani. Gli alzò la maglietta e non riuscì a credere a ciò che vedeva.
    
    Quasi ogni giorno della settimana aveva visto Carlo senza t-shirt mentre facevano nuoto o sci nautico. Ma ora era in grado di vederlo da vicino e gliene piaceva ogni centimetro.
    
    Amava l’ampia distesa di pettorali, i peli intorno ai capezzoli; la fitta e scura pista che scompariva nei jeans.
    
    Gli esplorò il petto e lo stomaco con le mani, toccandone ogni centimetro sodo ed eccitante.
    
    Poi iniziò a muoversi lungo il collo con la bocca, baciandolo e cercando di ricordare ogni sensazione.
    
    Quindi, poiché non sapeva cos’altro fare, gli fece il solletico sullo stomaco.
    
    “Smetti di farmi il solletico!”
    
    Urlò Carlo tra le risate.
    
    “Mi dispiace, non sapevo cos’altro ...
    ... fare.”
    
    Disse Cris ridacchiando.
    
    “Beh, ho un’idea per te.”
    
    Prese le sue mani, lentamente le condusse ai suoi jeans facendogli slacciare la cintura.
    
    Cris si sedette e guardò l’inguine dell’amico, il suo uccello tendeva chiaramente la stoffa, sfiorò con la mano la stoffa eccitante mentre apriva il bottone dei jeans. Abbassò la cerniera e iniziò a tirargli giù i pantaloni.
    
    I boxer non facevano nulla per contenere il suo pene davvero grosso. Cris alzò gli occhi.
    
    “Non credo di essere ancora pronto per questo.”
    
    “Va bene, abbiamo un sacco di tempo.”
    
    Alzò Cris dal letto e gli tolse gli shorts sfregando una mano contro il suo cazzo gonfio mentre lo faceva.
    
    “Forse dovremmo provare a dormire un po’.”
    
    Scivolarono nel letto, baciandosi e strofinandosi l’un l’altro mentre lo facevano.
    
    Presto la frequenza e l’intensità dei loro baci rallentò, Carlo spostò lentamente la mano sullo stomaco di Cris e delicatamente strinse i pochi peli morbide sul suo petto. Mise la testa vicino alla sua spalla.
    
    “Ti adoro.”
    
    “Ti amo, Carlo.”
    
    Disse Cris mentre baciava la testa del suo ragazzo e chiuse gli occhi.
    
    Cris si svegliò che era su di un fianco, Carlo era raggomitolato dietro di lui con un braccio avvolto al suo braccio, poteva sentire ogni suo respiro.
    
    Delicatamente spostò il braccio del suo ragazzo e si voltò. I capelli erano spettinati per come aveva dormito e per essere stati arruffati un milione di volte dalle dita di Cris. Con gli occhi chiusi e la bocca ...
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