Un pacco in dono
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... niente filmati, che altrimenti sarebbe costato troppo, ma mandare e ricevere MMS quello sì, però niente infrarossi e opzioni strane: un passo alla volta perbacco. Lei si definiva geneticamente contro la tecnologia ed ereditaria conservatrice: quel che si diceva di lei corrispondeva al vero. Chiara si contorse, raccolse il cellulare da sotto al tavolino, che era frattanto rotolato tra i piedi del dirimpettaio sbuffante. Con un sussulto al cuore lesse la scritta apparsa sullo schermino, in quell’istante si sentì come quando le capitava di giocare a poker, sennonché negata per la finzione si precipitò curiosissima per scrutare l’ultima foto.
La cintura era sfibbiata e la zip era srotolata per metà, appariva una mano dalle dita che si perdevano nel biancore di quelle attillate mutande di cotone. Lo zoom rivelò una striscia di peli composti che dall’ombelico sfinivano verso il pube, una bella mano d’uomo in verità e il luccichio dei denti d’una zip metallica. Le mutande tese e belle piene lasciavano infine intravedere la sagoma d’una grossa cappella, Chiara si meravigliò a quel punto d’un piacevole solletico inguinale, ma bruscamente un inatteso rumore alle spalle la fece voltare di scatto. Era caduto un oggetto dalla cappelliera dietro a lei e un passeggero frattanto si era alzato, Chiara fece sparire l’immagine dandosi frettolosamente un contegno indifferente, dopo riaprì il messaggio e lo studiò ancora, giacché stabilì che sarebbe finita lì, poiché non lo avrebbe più ...
... incoraggiato. Ogni tanto buttava un occhio al display, finché di sfuggita lo vide riaccendersi per l’arrivo d’un altro MMS. Ora la mano non c’era più e il primo piano un po’ sfuocato mostrava un cazzo in erezione, sempre oppresso dentro i boxer, che era avanzato nel cotone sempre più teso, l’elastico leggermente sollevato dalla spinta causata dal gonfiore. Chiara arrossì violentemente e non riuscì a trattenersi, ma al secondo squillo attaccò di schianto con il cuore in evidente palpitazione, lo sconosciuto rilevò i due squilli e rispose con un SMS d’approvazione:
‘Addirittura due squilli’.
‘Dove sei?’ – scrisse successivamente il proprietario del pacco.
‘Dove sono? Adesso che dico’ – pensò Chiara.
Lo squillo del cellulare d’una signora non lontana la fece sobbalzare per qualche istante, lei cercò di distrarsi ascoltando la conversazione altrui. Chiara rispose dichiarando la verità:
‘Sono in treno, qualche galleria dopo Firenze’.
‘Ti verrò a prendere a Bologna, preparati’ – fu la repentina e schietta risposta.
Alla stazione di Bologna, in effetti, Chiara doveva cambiare treno e aspettare una comoda coincidenza, intanto quello che le comparve fu un successivo MMS che rivelava una cappella congestionata che risaltava lucida e violacea al centro della foto. Perfettamente a fuoco, pensò Chiara e sorrise al pensiero che quel cazzo stesse aspettandola là in stazione. Meno male che c’era qualcuno che pensava a lei, perché le avrebbe almeno fatto buona compagnia nelle ...