Un pacco in dono
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... sorrisino laterale. Il messaggio scritto sennonché citava:
‘Lo squillo lo prendo come un segno d’assenso’ – intanto che seguiva ragionevolmente un’altra immagine.
Chiara aspettò qualche secondo prima di cercarla, per il fatto che stavolta la foto era stata ripresa da un fianco. A ben vedere, si trattava indubbiamente d’un autoscatto, tenuto conto dell’ombra del braccio sulla coscia, giacché la patta da quella prospettiva appariva molto più gonfia. L’animo alquanto sfibrato di Chiara ebbe un guizzo di gioia infantile, adesso chiamo e gli annuncio che il destinatario sperato non ha ricevuto un bel nulla penso tra dentro di sé. Se non fosse affatto un errore? Se fosse invece uno scherzo al suo indirizzo? O addirittura il solito maniaco, che aveva inventato un numero a sorte, guarda caso proprio il suo? Forse poteva cavarsela con un SMS: destinatario errato, prego controllare il numero digitato. Anonimo, informale, per nulla incoraggiante, senza tirare in ballo la sua voce naturalmente. Se d’errore poteva trattarsi, in fondo lei avrebbe potuto essere benissimo un maschietto. Sì, avrebbe fatto così. Per Chiara, invero, quello non era che l’inizio del lungo viaggio che l’avrebbe condotta dall’estremo confine del nord Italia fino alla sua isola in mezzo al mare. Praticamente due giorni di treno. Il diavoletto appeso al lobo del suo orecchio con tanto di corna e di tridente la punzecchiò implacabilmente provocandole una tentazione: e se portassi avanti il gioco, giusto per ...
... compagnia e per distrazione? Sì, no, chissà, perciò abbassò lo sguardo sul cellulare: il display si era nuovamente illuminato, giacché in modo silenzioso comparve un altro comunicato. No, un SMS, stavolta. Peccato pensò Chiara stupendosi di tanto ardire:
‘Vado avanti?’ – chiedeva l’anonimo 349xxxxxxx.
In fin dei conti l’aveva cercata lui. Sbaglio o inganno, peggio per lui, e tanto meglio per lei. Il diavoletto si rivelò sennonché femmina e Chiara stette al gioco inviando una serie di puntini di sospensione per tutta risposta, poi restò in attesa. Il display rimase buio per una lunga mezz’ora di tempo, Chiara si ritrovò a sperare che fosse solamente un problema di ricezione per via dei monti e delle gallerie. Che giornata meravigliosa, più s’allontanava e più il cuore diventava leggero e quel gioco degli MMS le stava indubbiamente tenendo una grande compagnia.
In quella circostanza si smarrì in astratte e indefinite fantasticherie, guardando la neve che aveva arrotondato ogni asperità e ammantato di pace tutto ciò che aveva ricoperto. In quel mentre passò il carrello nel corridoio dello scompartimento e la ragazza si gratificò d’un pessimo caffè. Accavallò le gambe e il cellulare cadde per terra. Accidenti, era la prima caduta da quando l’aveva comprato, per il fatto che si decisa nel cambiare finalmente il suo vecchissimo, per via della batteria ormai sfinita, introvabile e ormai fuori produzione. Un’offerta speciale l’aveva tentata: quel Nokia poteva fare foto, ma ...