1. Attento a ciò che desideri


    Data: 27/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Lollinopisellino, Fonte: Annunci69

    ... aspettavano semplicemente di vedere il ragazzo manifestare un po' del proprio squallore e fare la figura del porco con la mia ragazza.
    
    Uscimmo. Serena era davanti alle porte dell'edificio sportivo, con un sorriso raggiante stampato in volto. Aveva ancora quella maglietta scollatissima, e portava un paio di jeans stretti che le impacchettavano il culo come fosse un confetto.
    
    Ouamba le fu subito addosso, non le staccava gli occhi dalle tette, a dire il vero non era l'unico. Erano quasi strabordanti. Si presentò con teatralità, facendole il baciamano. Lei come sempre faceva la disinvolta, stava lì con quel corpo da film porno e l'espressione più innocente che le riusciva di avere in faccia e ogni tanto cercava di buttare l'occhio sul pacco di lui, ma i jeans larghi del ragazzo non lo evidenziavano gran ché.
    
    Ogni tanto buttava anche qualche sguardo fugace verso di me cercando sempre quel solito, tacito consenso. Ma la situazione stava evolvendo molto in fretta.
    
    "No Fede non dovevi mettermi davanti un fiorellino così, ora non posso proprio non scoparmela" mi diceva Ouamba, senza staccare neanche un attimo gli occhi da Serena. Lei non aveva mai ricevuto delle avances così esplicite. Rideva sbarazzina, ma conoscendola bene sapevo perfettamente quanto fosse in imbarazzo.
    
    "Sei la figa dei miei sogni. Guarda che bel pezzo di carne. L'hai mai preso il cazzo nero?" era sempre più ingrifato, continuava ad avvicinarsi, toccarle le mani, i fianchi, per poi rifare un passo ...
    ... indietro.
    
    C'erano altri tre miei compagni che erano rimasti a osservare la scena incuriositi, continuavano a spostare gli occhi dalle grazie di Serena a me. Si aspettavano di vedermi reagire in qualche modo prima o poi, ma ogni volta che aprivo bocca per protestare contro la sfrontatezza di Ouamba il mio tono risultava meno veemente.
    
    Cercavo ancora di dare l'impressione di essere incazzato, il gioco era quello. In realtà, dentro di me c'era un tale conflitto di emozioni che non avevo idea di come comportarmi. Ero eccitatissimo dal modo in cui Serena si stava lasciando manipolare dallo stallone nero, dai suoi sguardi imbarazzati e vogliosi, dal modo in cui stringeva le spalle per schiacciare ancora di più le tette in quella magliettina, ma al tempo stesso non l'avevo mai vista andare così a fondo, spingersi così in là, e la cosa mi stava quasi spaventando. Continuai a non reagire, l'unica cosa che riuscivo a fare era assistere allo spettacolo.
    
    Così facendo, dopo pochi minuti iniziarono a promulgarsi in gran complimenti anche gli altri tre: c'era Danilo, un mio amico da sempre, con cui Serena si era già divertita in passato a fare la parte della troietta durante le serate più alcoliche, che cercava di lusingarla con le parole più dolci che gli venivano in mente, probabilmente pensando che Ouamba fosse troppo rude per fare colpo, poi c'era Patrick, il più giovane della squadra, un ragazzo molto alto, riccioluto e con la pelle quasi diafana, che assisteva un po' in disparte ...
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