1. Attento a ciò che desideri


    Data: 27/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Lollinopisellino, Fonte: Annunci69

    Sono un ragazzo di 26 anni e gioco a basket da quando ne avevo 12. Sono sempre stato molto appassionato allo sport, alla pallacanestro in particolare, e forse solo grazie alla mia determinazione sono riuscito a continuare a giocare in squadre sempre più forti, seppur senza arrivare mai a livelli professionistici, a causa della costituzione gracile del mio fisico. Se non facessi sport da sempre, sarei di sicuro completamente rachitico.
    
    Con costanza e tanto impegno, però, sono riuscito a togliermi dei begli sfizi, e ormai è da anni che gioco in squadre in cui risulto essere il più basso, e sopratutto il più secco. Ma sono agile, ed ho un tiro da 3 che le altre squadre non professionistiche si sognano.
    
    La mia più grande passione però non è il basket: è Serena, quel gioiello di donna che mi sta accanto, e che ormai da un po' penso di voler sposare.
    
    Qualche tempo fa, però, dopo una partita (che tra l'altro perdemmo per due punti) accaddero dei fatti che avrebbero stravolto per sempre il modo che ho di vedere la mia donna. Oggi, ho deciso di raccontarvi quei fatti.
    
    "E' una gran bella figa la tua ragazza, eh?" mi chiese Ouamba, con il suo tono profondo e il suo accento da africano francofono, buttando l'occhio sulla foto che impressionava il mio display.
    
    Me l'aveva mandata Serena poco prima. Non era oscena come tante che mi aveva mandato, ma mostrava comunque molto generosamente le tettone fasciate da una maglietta troppo stretta e troppo scollata, appoggiate ...
    ... morbidamente al bancone della reception del centro estetico per cui lavorava.
    
    "Puoi dirlo", risposi.
    
    Era stupenda per davvero. Mi aveva sempre eccitato vedere la reazione che procurava negli altri uomini. Lei era il tipo di ragazza che ti gireresti a guardarle il culo anche con tua moglie affianco, se la incrociassi per strada.
    
    "Mamma mia... ma con due tettone così... come fai??"
    
    Ouamba poi era veramente malato. Lui guardava il culo pure alla mamma del nostro coach, quella vecchia cicciona. Non mi ricordo di averlo mai sentito parlare di qualcosa che non fosse la figa, il basket o il fantacalcio. Ma prevalentemente la figa.
    
    "Dovresti vedere che culo che c'ha" gli risposi incitandolo. Mi piaceva oltremodo, mi scuoteva nel profondo, pensare di dare un po' della mia Serena in pasto a qualche uomo arrapato, anche solo da guardare.
    
    "Eh fammi vedere! Ce le hai altre foto?"
    
    "Naaah nah, che altre foto? Guarda che è la mia ragazza! Fatti un giro, va'..."
    
    Ce le avevo eccome, altre foto, ma pensai che Serena si sarebbe incazzata da morire se fosse venuta a sapere in qualche modo che le mostravo in giro negli spogliatoi della palestra.
    
    Le scrissi, però: "Hai fatto colpo" con una faccina maliziosa.
    
    Era da un po' che la stuzzicavo con frasi tipo "guarda come ti guarda quello", oppure "amore, sai quanti maschietti farebbe felici un corpicino così?" o ancora, spiazzandola quando provava a farmi ingelosire raccontandomi le moine di qualche cliente: "potevi farlo ...
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