1. Attento a ciò che desideri


    Data: 27/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Lollinopisellino, Fonte: Annunci69

    ... contento, non sono mica geloso..."
    
    Lei all'inizio non prendeva benissimo la cosa, ogni tanto si era anche incazzata, ma ultimamente aveva capito che era solo un gioco, un modo di stuzzicarci a vicenda. E anche lei, piano piano, iniziava a giocare.
    
    Quando uscivamo con dei miei amici si divertiva sempre un po' a metterli in grande imbarazzo, con risposte ammiccanti e maliziose o sfiorandoli fugacemente mentre parlavano. Oltre ad essere molto bella, Serena sapeva essere estremamente sensuale. Le bastava accavallare le gambe, toccarsi i capelli, inarcare un po' la schiena fare un po' gli occhi languidi. Molti di loro restavano evidentemente paralizzati, arrapati come dei criceti, ma in soggezione per la mia presenza.
    
    In quei momenti anche io ero eccitato come non mi eccitavo per nient'altro, coi miei amici che pensavano che la mia ragazza fosse una troia e si chiedevano quante corna mi avesse messo, e con Serena con cui mi bastava scambiare uno sguardo per ritrovare sempre quell'intesa, quella complicità.
    
    "Sono tua", mi diceva con gli occhi. Ma solo io sapevo leggerli così a fondo, mentre tutto il resto del suo provocante corpo diceva tutt'altro agli osservatori più vogliosi e distratti.
    
    "Su chi?" mi rispose qualche minuto dopo, con una faccina che ride.
    
    "Su Ouamba" le risposi, chiedendole se si ricordasse del mio compagno di squadra.
    
    Mi rispose che ricordava benissimo. Non l'aveva mai visto di persona, ma le avevo raccontato tante cose di lui. Del suo ...
    ... carattere animalesco, dell'incapacità che aveva di gestirsi di fronte alle donne, ma anche dell'enorme arnese che trasportava in mezzo alle gambe, che dopo un anno di spogliatoio conoscevo ormai bene.
    
    "Beh, se vuoi tra poco ti vengo a prendere in palestra, così me lo presenti". Altra faccina che ride.
    
    Io sorrisi, iniziando a pregustarmi la situazione che stava venendo a crearsi. Serena fuori dalla mia palestra, circondata dai miei compagni di basket col testosterone a palla a fine allenamento, venuta per flirtare col nero e per eccitarlo fino al limite del crudele, per poi tornare a casa e farsi scopare da me che già mi stavo arrapando a immaginare la scena. Solo il pensiero me lo stava facendo alzare.
    
    "Dice che vuole conoscerti, bello!"
    
    Ouamba fece finta di non capire di cosa stessi parlando
    
    "Ma chi, la tua ragazza?" mi rispose: "No, non me la far conoscere, la tua ragazza. Che se poi me la scopo, non torna più indietro!"
    
    Ridacchiai. "Non ci pensare neanche, scemo depravato"
    
    La sua frase mi aveva colpito un po'. Non avevo potuto fare a meno di visualizzare nella mia testa Serena, infilzata e impalata dal mio prestante compagno senegalese. Avevo voglia di farmi una sega.
    
    Intanto, il resto della squadra non era rimasto indifferente alla storia, anzi, più o meno tutti gli altri, seppur fingendo indifferenza, avevano ascoltato con curiosità lo scambio tra me e Ouamba, e tutti erano curiosi di sapere come sarebbe evoluta la cosa, anche se probabilmente si ...
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