Estate al lago - capitolo 1
Data: 27/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... non gliene sarebbe potuto fregare di meno se non avesse corso affatto. Principalmente gli piaceva stare con quel ragazzo. Dopotutto pensò che era da un po’ di tempo lontano dai suoi amici, quindi era bello avere vicino qualcuno della sua età.
Cominciarono a correre e lui si diresse verso la parte del lago dove c’erano diversi campi di mais, erano tutti e due taciturni. L’unico suono che emettevano era il ritmo dei loro piedi sulla strada.
Mentre la sua mente iniziava a vagare, Cris non riusciva a smettere di pensare a Carlo. Non sapeva perché, ma sembrava tutto quello che diceva il ragazzo lo facesse sorridere. Ma ciò che era davvero strano era che non riusciva a smettere di pensare al suo corpo.
Lo conosceva da 24 ore e già sembrava avere un ricordo perfetto dei suoi capelli scuri, la sua faccia rotonda, la sua abbronzatura perfetta. Più ci pensava più era confuso.
Non sapeva nulla del ragazzo e si disse che certamente non avrebbe dovuto pensare alla sua abbronzatura. O al suo culo!
“Cris! Ehi Cris!”
Gridò Carlo.
Si voltò a guardarlo. Erano entrambi coperti di sudore.
“Penso di essere pronto a tornare indietro, a te piace davvero correre ma siamo fuori da un’ora.”
Cris si guardò attorno. Riusciva a malapena a riconoscere dove si trovava perché era andato così lontano solo una volta. Era così preso dai suoi pensieri che aveva continuato a correre e si era completamente dimenticato che dovevano tornare indietro.
“Amico, mi dispiace. Non stavo ...
... prestando attenzione e continuavo a correre. Quando penso a volte mi capita di dimenticarmi dove sto andando. Sei sfinito?”
“Sto bene. Ma pensi che potremmo camminare un po’ prima di ricominciare?”
“Sì. È una buona idea. In realtà, sono sicuro che possiamo prendere una scorciatoia attraverso il campo senza fare lo stesso percorso di prima. Mi dispiace davvero di essere andato così lontano.”
“Non preoccuparti, immagino che potrò rifarlo fra una settimana o due.”
E gli fece l’occhiolino.
Camminarono a lungo in silenzio, attraverso il campo e dentro il bosco.
Fu Cris a iniziare a parlare.
“Allora, vuoi raccontarmi di te?”
“Pensavo non ti piacesse parlare.”
Disse Carlo con il suo solito sorriso.
“Non mi piace parlare quando corro. Ora stiamo camminando. Due cose del tutto differenti. Quanti anni hai?”
“Ok, 19 anni, ho finito il liceo e l’anno prossimo andrò all’università. E tu?”
“Devo cominciare l’ultimo anno di liceo e ho 18 anni. Non ho ancora deciso per l’università. È una delle milioni di cose a cui sto cercando di evitare di pensare quest’estate.”
“So cosa intendi. Quando ho detto ai miei genitori che volevo stare per un po’ al cottage di zio Enrico, continuavano a chiedermi ‘che cosa hai intenzione di fare’ ‘non ti annoierai?’ e ho detto loro che era tutto a posto. Volevo solo andarmene e non fare nulla, non pensare a nulla. Lo sai? A volte sento che tutti hanno queste enormi aspettative e… beh… è bello a volte staccare.”
Alla fine il ...