1. 003 pausa con piedi - [ hungarian rhapsody ]


    Data: 26/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... casa e solo un cetriolo belga piantato nel culo seppe distogliermi per un po’ da tanto tormentoso assillo.
    
    Si che poi mi chiamò ancora qualche giorno più tardi, ed io tremante al telefono avrei voluto dirgli tante cose ma avevo la voce rotta dalla tempesta emotiva.
    
    Lui mi disse freddo, ci vediamo alle 18.
    
    Gli dissi va bene. Allora corsi in corridoio, estrassi i miei dildo, i miei clisteri, mi infilai in doccia e mi sciacquai fino al duodeno perché’ fossi pulito per bene. Lo sapevo che aveva bisogno del mio culo, ed io ero pronto ad immolarmi per lui.
    
    Uscito dalla doccia distesi del latte detergente profumato su tutto il corpo, e la mia nudità’ di seta maschia si ammantava in un kimono dorato che indossai per l’occasione. I maschi sono creature elementari. Presto il Carlo avrebbe giaciuto di fianco alla sua bella Pitonessa.
    
    Ultimate le manovre della mia vestizione, accesi la TV nell'attesa che il Carlo venisse a saziare la sua maschitudine. Mi distesi riversa sul sofà, allungandomi come una miciona e modellai per bene i panneggi sulla mia coscia, così che al suo arrivo risultassi irresistibile ai i suoi occhi.
    
    Avendo lasciato la porta socchiusa, il Carlo entrò in casa, percorse il corridoio buio e quando la visuale gli si aprì nella luce rossa del soggiorno, vide la sua Maya Desnuda, discinta, prona e pronta allo stupefacente flambé di culo che mi aspettava.
    
    Egli però rimase di stucco sotto la trave della porta.
    
    Egli si grattò le mani ed io emisi una ...
    ... puzzetta a bisbiglio, scoprendomi di poco il kimono, poiché come è noto per stimolare il maschio alla riproduzione sia pur fallace, occorre sempre che la femmina preposta infonda nell’etere il ferormone fatale.
    
    Egli però mi guardò con svilimento. Fu allora che gli supplicai di conficcarmi un piede in gola ma egli disse no. Mi disse un freddo no. Allora lo implorai perché mi sculacciasse ma egli imperterrito mi disse ancora no. Allora gli proposi di ingozzarmi di cazzo con previa sputazzata sulla faccia come quando in terrazza mi stupiva dandomi della Cessa prima di farmi il suo grandioso soffocone.
    
    La risposta fu univoca. No.
    
    Sbuffai nervoso.
    
    - Carlo cosa ti prende, qualcosa fra noi non va?
    
    - Che cosa hai detto e Peppe
    
    - Oh senti, ci siamo picchiati perché ha insinuato che fossi innamorato di te
    
    - Credo che questo sia vero, ma tu sai che io sto con Pepe
    
    - Ohi quante manfrine. Sa’, va a prendermi dal cesso il clistere americano e pisciaci dentro. Stasera voglio spruzzare in strada perché detesto la movida che c’è di sotto. Ma lo senti il casinò che fanno?
    
    - Peppe mi ha lasciato..
    
    Felice come una pasquetta, dal sofà portai la gamba sull’altra, vi infilai la manina battente ed emisi ancora una lunga scia di ferormone silenzioso.
    
    - Ohi Carlo, andiamo. Vuoi festeggiare con me? Guarda come mi allargo le gambe. Sto in sala parto, che ne dici amore, ti piace? Guarda il mio buco del culo. Ti bacia.
    
    Scoppiò in lacrime.
    
    Allora mi alzai. La seta pura ...
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