003 pausa con piedi - [ hungarian rhapsody ]
Data: 26/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... della Straambelli!!! Che domande.
Il Peppe dal culetto un po’ così, tutta stizzosa mi fece accomodare. Mi strinse con violenza l’elastico attorno al collo e cosi mi prese a sforbiciate tutt'attorno con un fare nevrotico ma io mi mantenni calma e cordiale. Mi prese a sforbiciate cattive e finse una cordialità impropria.
- E di cosa ti occupi CUM?
- Guarda è semplice, io mi occupo di scrittura, diciamo.
- Gossip?
- GoooIssipp???
- E di cosa allora
- Io scrivo su A69, sono l’autore di LA BORIA E LA SBORRA, 17000 visualizzazioni
- Non conosco
- Echi avrebbe mai dubitato. Sui tavolini abbiamo tanta Vanity Fair vedo, e un niente Dostoevskij che ci può pure stare. Ma oggi come oggi, se non hai un rilegato delle opere di CUMCONTROL sei una patacca. Un frocio e basta.
- Beh io non leggo Vanity. E’ per le clienti. Sto leggendo una biografia di Maria Stuarda, ma poi mi addormento. La sera preferisco ascoltare musica. A me mi piace Mina, la Oxa..
- Ah beh certo, la Patty, la Berte’, la Rettore e la Ciccone. Siete tutti maschi qua dentro ???? Occhio che a sentire sta gente se va in bianco coi maschi. Si capisce perché poi non vi si incula nessuno.
- Beh io c’ho chi mi incula
- Ma davvero? E sentiamo?
- Carlo
- Hahahahahahaha Carlo???? Ah non ci credo
- Cosa vuoi dire? Io sono sposato con Carlo
- A beh si certo. Al massimo con te vedrà XFaxtor amica mia. A pensargli al cazzo c’è dell’altro.
- Cosa vuoi dire…
- Be che ne so, uno che ...
... non la meni col culo stretto, ad esempio. Uno che sappia tirare pompini e non bocchini a torciglione, per esempio.
- Vuoi dire… Con te?
- Guarda, da quando conosco il Carlo ho il buco del culo che è un cloacone cara mia. Un cloacone.
- Vattene subito dal mio negozio
- A beh certo, levami i peli dal naso serva!
- Dovresti chiedermi scusa
- Ahia mi hai fatto male
- Fuori dal mio negozio
- Brutta cretina
Beh, non ci vidi più. Ci prendemmo per capelli dandoci della brutta cretina a tutt’andare. Io la sbatacchiavo come quando sbatti la tovaglia in balcone. Lui passò dallo strillo al pianto, piagnucolando sotto le mie grinfie e quando ecco la ebbi vinta, allora la uccisi con una raffica di pizzichi tremendi sul braccio.
Giunsero le colleghe una più cula dell’altra. Fecero di tutto per separarci ed io, felice di aver dato a quella svoltafiletti ciò che si meritava, fui accompagnata all’uscita ma per vendicarmi scorreggiai a sfregio con aria malvagia che le clienti a turno uscirono indignate.
Sulla strada raccontai tutto al Carlo circa l’accaduto. Dovevo portarmi in vantaggio. Spiegai piangendo che ero stata minacciata con le forbici e che m’ero difesa perché aggredita selvaggiamente dalla Peppa senza un perchè. Singhiozzavo. Mi chiese se per caso avessi raccontato della nostra tresca ed io negai come nega una soubrette qualunque a Domenica Live.
Poi non lo sentii per qualche giorno. Aveva forse creduto a Peppe?
Mi arrovellai le cervella sola in ...