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Gli occhi della notte
Data: 25/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MuschiMaster, Fonte: xHamster
La luce al neon dell’insegna della tavola calda dove ci eravamo fermati a prendere qualcosa per scambiare ancora qualche chiacchiera prima di andare a casa continuava a lampeggiare come in un vecchio film di detective. Fuori la pioggia dava una mano a farci percepire una strana elettricita’ nell’aria, come se tutti i presenti sapessero che stava per succedere qualcosa. Ci sedemmo ad uno dei tavolini della zona dei separe’, non tanto per avere piu’ privacy quanto per stare piu’ comodi. Sul tavolo c’erano gia’ i menú che Cristina inizio’ a sfogliare distrattamente mentre io davo un’occhiata ai pochi clienti presenti per vedere se conoscevo qualcuno. Due coppiette stavano per i fatti loro a parlare sottovoce e ridacchiare, mentre tre uomini di mezza eta’ chiacchieravano al banco intanto che finivano le loro birre. Il locale era illuminato sul banco e sui tavoli, ma tutto il resto era alquanto buio, ed andava bene cosi’. La musica swing di sottofondo sembrava piu’ adatta ad un ascensore che a quel locale quella sera, ma nessuno sembrava farci caso tranne me. Ad un certo punto iniziai anch’io a sfogliare un menu’ cercando di decidere se mi bastava una birra o magari un toast mi avrebbe fermato la fame fino a colazione quando all’improvviso comparve la cameriera. Se ne stava in piedi al lato del tavolo ed il suo viso era nella penombra, per cui non riuscivo a vedere i suoi occhi. Ci chiese con un tono distratto cosa volevamo da bere o se pensavamo anche di ...
... mangiare qualcosa. Cristina senza staccare gli occhi dal menu’ ordino’ una birra rossa e delle patatine fritte, cosi’ anch’io mi decisi per una birra scura ed un toast. La cameriera scrisse tutto e spari’. Riprendemmo a parlare dei viaggi che avevamo in progetto di fare nei mesi successivi e di come riuscire a farli senza dissanguare le nostre gia’ scarse finanze quando ritorno’ la cameriera con le birre dicendo che il cibo sarebbe arrivato a momenti. Continuammo i nostri discorsi entrando sempre piu’ nei dettagli fino a che finimmo le birre. Quando realizzo’ la cosa, Cristina inizio’ ad agitarsi dicendo che nei locali lo facevano sempre apposta per farti ordinare un’altra birra. Cosi’ si guardo’ attorno per individuare la cameriera a cui avrebbe fatto il solito pistolotto sull’approfittarsi dei clienti… finalmente arrivo’ la cameriera con il mio toast e le sue patatine in mano e mentre Cristina si stava caricando per farle la tirata, questa si abbasso’ fino a sotto la luce per porgerci meglio i piatti ed a quel punto sia Cristina sia io rimanemmo senza fiato riuscendo solo a biascicare un grazie mentre quella si allontanava. E’ difficile riuscire a descrivere quel viso e quegli occhi. La línea del volto di quella ragazza era di una delicatezza da farla sembrare di porcellana fine, incorniciato da dei capelli neri corvini tagliati a carre’, un naso che sembrava intagliato da mani delicatissime, mentre il leggero trucco degli occhi risaltava un colore degli iridi che ...