L'onore - The honour
Data: 17/02/2018,
Categorie:
Tabù
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... trattenuta nel piacere, quel bacio era stato veramente tanto.
Mentre le si rimescolava lo stomaco, per l’emozione sopita, alle sue spalle la chiave girò nella toppa in maniera del tutto inattesa.
Silvana si raggelò: era ancora nell’ingresso e, di fronte a lei, Rosario, la scrutava, come se volesse indagare sulle sue emozioni.
- Ch’è stato? Che hai visto un fantasma? – le disse scontroso – Che cazzo voleva il ragazzo? Per poco non mi buttava giù dalle scale ... che viene a far qua? Giuseppe c’è? –
Silvana fece del suo meglio per riprendersi: Rosario non tornava mai prima di sera!
- Ma tu ... che cosa ci fai qui? – disse lei, abbastanza ingenuamente.
- Che ci faccio ... che ci faccio? Proprio non ti accorgi neppure che esisto. C’hai sempre la testa nel pallone. –
Rosario le passò davanti e, attraversando la sala, andò spedito in camera, per cambiarsi.
Da dentro, continuò: - Te ne sei accorta che avevo la febbre ieri, o no? Mi sento una schifezza, ecco tutto. –
Il cuore di Silvana batteva all’impazzata, per fortuna, il marito, non aveva posto l’occhio al PC, che era aperto sul tavolo.
Era partito il salvaschermo, ma sarebbe bastato un leggero tocco e, in primo piano, il racconto erotico di “Rossoenero” avrebbe fatto bella mostra di se sullo schermo.
Anche se non l’avesse scritto lui, le descrizioni contenute in quelle pagine, avrebbero potuto far arrossire Silvana per i prossimi due secoli.
7
Antonio tamburellava con le dita sulla ...
... scrivania, mentre guardava quegli appunti scritti, grossolanamente a matita.
Per esperienza, non salvava mai niente di compromettente, sul PC.
Sul foglio c’erano tutti gli indizi che Silvana gli aveva voluto procurare ...
“Rossoenero”; sito: http.piacereprofondo.bal; racconto: La femmina onesta;
su facebook: rosario due; la sua e-mail:
[email protected]
e persino la password. Silvana, conoscendo bene il marito, sapeva dove frugare e l’aveva trovata
Povera, innocente Silvana ... quanto l’aveva amata e quanto aveva sofferto per lei.
Gli fu sradicata da dentro, come se gli strappassero il cuore: una parte fisica di lui.
Da un giorno all’altro, lei e gli altri (ora sapeva che era stata costretta a farlo) avevano deciso del suo destino e lo avevano condannato, senza appello.
Il suo reato? Quello di non averne commessi.
Come un coglione, aveva rispettato Silvana e i suoi sogni. Per tre anni, aveva aspettato e desiderato che si sposassero, per poterla fare sua, finalmente.
Tre anni di rapporti arrangiaticci, mortificanti ... infantili.
E poi: fuori!
Rosario Messina e quella vipera di sua madre avevano fatto tutto.
Un pacco confezionato, al destinatario: e Silvana, si sposa con l’altro.
Per Antonio non c’era più niente, nessuno spazio; fu la stessa Silvana a dirglielo. Aveva le lacrime agli occhi ma non disse niente, non diede spiegazioni, non accampò scuse; solo poche parole: “E’ tutto finito! Non ti voglio vedere mai più.”
Se non glielo ...