1. L’ho spinta a tradire (racconto) parte 2


    Data: 23/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... tutto.»
    
    Clelia guardò entrambi, poi annuì.
    
    «Ho preparato la pasta alla norma» mormorò, per poi alzarsi e sparire in cucina. Dopo pochi secondi si affacciò e mi chiese di darle una mano con i piatti.
    
    «Che ti prende?» mi chiese con voce strozzata appena entrai.
    
    «Di là, seduto al tavolo, quello che ho pagato io a rate, c’è seduto l’uomo che nel video ti ha infilato il cazzo nel culo, culo che per inciso a me non hai mai voluto dare, e poi ti ha fatto bere mezzo litro di sborra, che tu hai ingoiato fino all’ultima goccia leccandoti pure le labbra. Secondo te cosa c’è che non va?»
    
    Clelia strinse i pugni con tanta forza da far sbiancare le nocche.
    
    «Era quello che mi avevi chiesto di fare!»
    
    «Non ti ho mai chiesto niente del genere, ma evidentemente, anche se dicevi di essere schifata, farti sfondare era quello che volevi.»
    
    «Ti sei masturbato guardando il video! Ti piaceva. Sei venuto sul pavimento.» Mi mostrò l’indice e il medio tesi. «Due volte!»
    
    «E questo per te sistema tutto, giusto? La parola “insieme” ti dice niente?»
    
    Clelia aprì la bocca per rispondere, ma non riuscì a trovare le parole.
    
    «Portiamo in tavola i piatti» tagliai corto, «non vorrei che il tuo toro si infuriasse.»
    
    L’atmosfera era molto tesa: non avevo idea di come sarebbe andata a finire la serata.
    
    La cena si trascinò per mezz’ora, fino al dolce che nessuno di noi assaggiò. Anche il vino rimase quasi tutto nei bicchieri.
    
    Mi chiesi cosa avrebbe fatto Clelia dopo aver ...
    ... servito il caffè. Supponevo che non stesse andando affatto come aveva programmato.
    
    Con i piatti ancora in tavola, ci guardammo in silenzio per un tempo che parve eterno.
    
    «Forse è meglio che io vada» disse Giulio. «Grazie della cena. Era tutto buonissimo.»
    
    Guardai Clelia. La guardammo entrambi.
    
    «Non dici niente?» la provocai.
    
    «Cosa dovrei dire? Hai… hai rovinato tutto.»
    
    «Se vuoi scopare, scopa. Non sarò io a impedirtelo.»
    
    «Vuoi che lo faccia?» mi sfidò lei. «Sei tu che hai iniziato questa storia, sei tu che mi hai dato il tormento per mesi, e adesso sono io la troia?»
    
    Si alzò dal tavolo e andò verso Giulio, inginocchiandosi accanto a lui. «Tiralo fuori» gli ordinò.
    
    «Clelia, non credo che…»
    
    «Tira fuori il cazzo» ripeté lei, con voce bassa e tesa.
    
    Senza perdermi d’occhio un momento, Giulio slacciò i pantaloni e abbassò le mutande, uno slip ridotto da tamarro, notai, con un briciolo di soddisfazione.
    
    Appena il cazzo fu allo scoperto, ancora molle, Clelia lo prese in bocca e cominciò a succhiare, mentre io guardavo negli occhi Giulio giocherellando con un coltello da bistecca a lama seghettata.
    
    «Non è su questo che ti masturbavi?» disse Clelia al mio indirizzo, senza mai smettere del tutto di leccare. «Vedermi scopare con un altro? Ora guardami!»
    
    Ma la mazza di Giulio, la stessa che il giorno prima le aveva aperto il culo, stasera non sembrava intenzionata a collaborare. Infastidita, Clelia tirò giù le spalline del vestito e scoprì il seno, ...
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