1. L’ho spinta a tradire (racconto) parte 2


    Data: 23/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    Quando Giulio arrivò a casa nostra con in mano una bottiglia di Rosso di Montefalco non mi ero ancora ripreso dallo shock. Da settimane mia moglie Clelia scopava, no, avevo usato l’espressione sbagliata, non scopava, si faceva sfondare dall’uomo che adesso avevo di fronte. GiulioBull, Giulio il toro da monta, che l’aveva anche inculata con grande godimento di lei, come avevo avuto modo di vedere nel video che Clelia aveva fatto in modo che io trovassi.
    
    «Ciao, io sono Giulio» si presentò, tendendomi la mano. «Ti è piaciuto il regalo che ti abbiamo fatto?»
    
    Clelia era in piedi accanto a me, e sembrava un po’ nervosa, ben diversa dalla donna che solo qualche ora prima mi aveva invitato a continuare a masturbarmi guardando il video in cui faceva sesso con l’amante.
    
    Sentivo un dolore costante al petto, all’altezza del cuore, e avevo la nausea.
    
    Mi era piaciuto?
    
    Era una domanda semplice: vedere mia moglie inculata e poi affogata di sborra aveva soddisfatto i miei desideri segreti?
    
    Qualunque cosa avessi risposto non si sarebbe neanche avvicinata alla verità.
    
    Una parte di me, quella più autolesionista, aveva apprezzato molto e i due orgasmi che avevo avuto mentre guardavo il video ne erano la prova, un’altra, quella che amava Clelia disperatamente, si era frantumata in un milione di pezzi, mentre l’ultima, la più primitiva, mi stava urlando di uccidere quel figlio di puttana che si era permesso di sborrare in bocca a mia moglie.
    
    «Non è stato come ...
    ... immaginavo» risposi, scontentando senza eccezioni tutte le schizofreniche proiezioni di me stesso.
    
    «Pensavo fosse quello che volevi» intervenne Clelia, scostandosi i capelli dal viso con un gesto brusco.
    
    «Quello che volevo non sono certo di saperlo nemmeno io ma, a giudicare dal video, quello che volevi tu era abbastanza chiaro. Ti è piaciuto prenderlo nel culo?»
    
    «È tutto a posto?» chiese Giulio, guardando me e Clelia alternativamente.
    
    Fisicamente era più piccolo di me, e adesso che eravamo l’uno di fronte all’altro, in un’atmosfera certamente diversa da quella che aveva immaginato di trovare, probabilmente non si sentiva più così sicuro di sé.
    
    «A te cosa sembra?» risposi.
    
    «Ho preparato la cena, andiamo di là?» propose Clelia, forse per stemperare la tensione. «Grazie del vino, lo apro subito.»
    
    Ci sedemmo a tavola, io e Giulio di fronte, alle due estremità corte del tavolo del salone, a poca distanza dal punto in cui avevo sporcato il pavimento di sperma, con Clelia tra noi due, quasi a fare da arbitro.
    
    «Sai perché sono venuto stasera, vero?» chiese lui.
    
    «Per scoparti mia moglie mentre io vi guardo.»
    
    «E a te sta bene?»
    
    «Se ti dico di no ti levi dalle palle?»
    
    Giulio si girò di scatto a guardare Clelia, che aveva un’aria confusa.
    
    «Scusa Giulio, forse non è stata una buona idea farti venire. Non avevo idea che…» iniziò, rinunciando poi a finire la frase.
    
    «Ormai ci sei, e Clelia si è data così da fare» dissi. «Sarebbe un peccato sprecare ...
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