1. Stoffa mascolina


    Data: 21/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’aspettavo, non ci credevo né contavo per nulla a quello che udivo, perché repentinamente in maniera inattesa lei m’avvisa manifestandomi e confidandomi, che non cambia nulla dove io gliel’infilerò, perché a suo beneplacito dire, peraltro con capriccioso consenso, sia la fica quanto il culo, sono due bei punti da violare con ardore, due eccitanti fenditure da profanare con zelo, riferendomi inoltre che l’orifizio anale è quello maggiormente gettonato e richiesto dalla gran parte dei maschi. Io sentendo quelle depravate dichiarazioni e quelle scostumate affermazioni, aizzato e sobillato più che mai non mi faccio raccomandare né pregare, perché spronato all’inverosimile intraprendo lestamente quell’invereconda e perversa opera. Una femmina davvero come poche.
    
    Nel frattempo accalorato come sono l’agguanto e la giro senza troppi orpelli, lei si colloca gattoni, le affondo il mio cazzo brutalmente, lo faccio senza fare fatica, perché lei è intrisa dei suoi stessi fluidi e strilla, strepita, dimenandosi e infoiandomi, eccitandomi di più con i suoi immorali, perversi e viziosi ansimi d’avida femmina in calore. Sta godendo in modo inattendibile, autentico e certo, non c’è dubbio, io le squadro la fica, è bella è impertinente, vogliosa e pulsante, ma subito dopo esco da là dentro. I miei occhi sono fomentati, alquanto innescati e incoraggiati, la voglio disgiungere, bramo romperla, perché lei deve cogliere, intendere e rendersi conto con chi sta. In quel mentre, esortato più che ...
    ... mai, inumidisco un dito e inizio a massaggiarle adagio quel delizioso e stretto orifizio anale. Lei mugola e frigna, m’incita, spinge forte i fianchi verso di me, io gl’infilo il cazzo nelle viscere, mentre lei emette un ultimo sbraito, perché con esigui colpi ben assestati, io non mi trattengo e sborro riversandole tutta la mia essenza dentro le viscere e in parte di fuori. Mentre sto eiaculando, lei ha persino la raffinatezza e la sottigliezza di solleticarmi ammodo e con criterio persino i testicoli con le dita, incrementando e potenziando in aggiunta a ciò, il mio carnale, lascivo e sfrenato piacere. La mia abbondante sborrata, lenisce in conclusione, il supplizio e il patimento che lei ha collaudato prima, ripetendomi nel contempo frasi indecorose ed espressioni scurrili.
    
    Permaniamo statici in quella gradevole postura, il mio cazzo gradualmente s’affloscia, il respiro riprende la regolarità, mentre la ragione s’appropria del corpo. La belva umana cede il dominio al maschio, consegna il potere e la competenza all’individuo delizioso e indulgente. Lei è vistosamente appagata, mi rivela in maniera eloquente che sono un vero e genuino guerriero, mi proclama che ha trovato senza volerlo né cercarlo, un ferrato, valente e agguerrito maschio che l’accontenta, perché in fin dei conti era quello che in cuor suo mirava di sottoporsi e anelava di sperimentare.
    
    Dopo crolliamo unitamente, ci baciamo affettuosamente e spranghiamo le palpebre, non ci addormentiamo, ma restiamo a ...
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