Stoffa mascolina
Data: 21/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... captarlo e riceverlo per bene all’interno, iniziando così una strepitosa quanto fragorosa e lussuriosa smorzacandela. In modo accorto ti posizioni al meglio, vuoi essere sicura di percuotere nell’obiettivo, digradi con lentezza e quando sei convinta, ti lasci cascare gemendo ed esprimendo uno strepito di pura esaltazione. Al presente ti senti perforata, forse patisci un poco, ma non è male, perché questa è una piacevole e soave dolenza, per il fatto che rapidamente sfilerà, lasciando in ultimo il transito alle totali meraviglie e alle inesprimibili sensazioni. Sei un vero incanto, un portento di femmina, cavalchi a rilento, mi metti il seno in bocca, mi tocchi in ogni parte, t’assicuri che sia tutto ben conficcato. Ondeggiamo la nostra impudica e intemperante perdizione, perché in breve tempo erompiamo manifestando unitamente la nostra poderosa lussuria, sconvolgendoci il corpo e scardinandoci la psiche. Tu allenti tutti i muscoli, io compio lo stesso baciandoci a vicenda amorevolmente.
Il chiarore del giorno ci sorprende, tra non molto arriveremo a destinazione, l’umidezza si sente, non sono più abituato a notti simili, non sono più un giovanotto che trascorre le nottate estive sulla riva con gli amici d’un tempo, nel contempo mi sento ugualmente contento e vitale, gesto tangibile che mi sento presentemente in forma. Durante il tempo in cui rifletto, il sole inizia a sorgere, in primo luogo timorosamente, dopo speditamente si eleva. Adesso t’osservo, sei beata e ...
... bellissima mentre dormi, i muscoli della faccia sono distesi, l’epidermide è morbida e chiara.
Proseguiamo la navigazione, ancora un’ora e arriveremo, io riesco ad avvistare il pendio dell’isola, ci stiamo avvicinando. Arriviamo, quella rada la conosco già, perché anni addietro l’avevo visitata, all’epoca era poco frequentata, perché è stentatamente raggiungibile se non con delle imbarcazioni, poi l’area staccata era popolata unicamente dalla parte opposta da taluni pescatori. Il massimo per me, eccellente, un’insenatura solamente per noi due, acqua azzurra e trasparente, sole meraviglioso e in aggiunta a ciò tu. Approdiamo, la rientranza è recintata, enormemente tutelata, la porzione di terra si staglia di fronte a noi con le sue sovrastanti alture, al di sotto invece ci sono falde con un litorale di sabbia biancastra molto bella.
Il raggi solari adesso martellano seriamente, lei si sfila il tessuto che indossava, sorride e si tuffa nell’acqua. Da come si comporta pare una giovinetta, desidera svagarsi senz’indugio, tuttavia una signorina non può sobillare tali effetti, questi contraccolpi m’istigano e mi spronano le membra fino a farmele deflagrare. Lei è amabile, mattacchiona e ridanciana, s’immerge e ricompare, sguazza con una grazia e con una signorilità inedita, sembra un pesce, pare che sia vissuta sempre in quell’ambiente a lei così consono e confacente, indubbio che le piace l’acqua. Io rimango a guardarla, lei m’invita con la voce flemmatica di seguirla, io non sono ...