1. Sesso in erasmus


    Data: 21/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... Almeno il pensiero non lo si può criminalizzare, con la mente Elisabetta avrebbe potuto fare sesso con chiunque e in qualunque modo, nessuno l’avrebbe scoperta o condannata e sarebbe rimasto un segreto tra me e la sua mente e il suo corpo. Le più strane fantasie che potessero passarci per la mente ora le commentavamo, con tutta la loro forza, sotto forma di tentazioni, di eccitazione violenta e incontrollabile e, ad ognuna di esse, faceva seguito una nuova pulsazione dei battiti dei nostri cuori e ripetuti orgasmi dei nostri sessi. A volte lei suggeriva di essere di fronte a delinquenti brutti che la stupravano a turno, di trovarsi completamente nuda davanti allo sguardo di diversi uomini anche di colore. Questi pensieri, se da un lato ci terrorizzavano, dall’altro ci eccitavano tantissimo. La nostra fantasia non conosceva limiti. Le suggerii di immaginare di essere legata ad un letto e di essere presa a frustare e poi insultata, umiliata e posseduta. Una fantasia che più che farle paura, la stimolava ancora. E lei aggiungeva di immaginare di essere sodomizzata, un pensiero che le aveva fatto sempre ribrezzo perché animalesco e contro natura ma che ora, pensava le sarebbe piaciuto provare con chiunque le capitasse a tiro.
    
    Con questi stimoli e guardando il suo corpo godere venni tre o quattro volte, fino a che sentivo un dolore nel ventre, la prostata non aveva più liquido da fornire…
    
    Ci salutammo, senza spegnere skype, e ci addormentammo.
    
    Mi trovai sveglio, in ...
    ... casa della mamma del mio amico Andrea, era pomeriggio, arrivarono due allievi per la lezione di Italiano.
    
    I ragazzi, Manuel e Ramon, al loro arrivo, quando vennero accolti da Lidia vestita in maniera un filo provocante e truccata, con un rossetto rosso fuoco, furono subito in soggezione, si guardavano e la osservarono con sguardi tra l’imbarazzo e l’eccitato.
    
    Andarono in salotto e io mi misi a spiare dalla porta semichiusa.
    
    Vidi che la signora Lidia si comportava nel modo più naturale possibile. Li invitò a sedere al tavolo ed iniziò la lezione.
    
    Era intenzionata a giocare come il gatto col topo e preparare le due prede per giocarsi me. Infatti di lì a poco l’atmosfera si surriscaldò quando lei, alzatasi dal tavolo, Lidia si incammino verso la libreria accanto, e con la scusa di prendere il dizionario di Italiano dallo scaffale ultimo in basso della libreria, si chinò dando le spalle ai due ragazzi e tirando leggermente su la gonna, quel tanto che bastava per lasciare vedere che non indossava slip e la guepierre che io avevo visto la sera precedente in bagno lasciava in parte scoperte le natiche tra lei e le calze tenute su dalla guepierre stessa.
    
    A bella posta, rimase in quella posa per diversi secondi, prima di rialzarsi e ricomporsi. I due studenti erano in estasi e a tutto pensavano meno che alle traduzioni spagnolo-italiano che avevano davanti sul tavolo.
    
    Intanto lei uscì dalla stanza, per prendere da bere in cucina, mentre i due si scambiavano sottovoce ...
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