1. Sesso in erasmus


    Data: 21/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... sforzesco, ...ci eravamo un pò limonati, era sera, nessun cliente nel separè sopra, lei mi aveva aperto la camicia mi baciava sul petto, io le toccavo i seni poi ero arrivato a metterle una mano tra le gambe aveva gli hot jeans, un pò spessi, avevo dovuto sbottonarli, lei mi aveva infilato una mano nei pantaloni, mi aveva impugnato il cazzo e io accarezzandole la figa tutta bagnata e sentendo la sua mano che pulsava, e baciandola, alla fine ero venuto nei pantaloni, lei aveva riso, aveva ritratto la mano, l’aveva un pò leccata, poi si era abbassata i jeans e aveva guidato per farmi entrare le dita e io avevo continuato a masturbarla con la bocca vicina alla sua che sospirava sempre più affannosa finchè avevo sentito che chiudeva le gambe e si bagnava a fiotti poi mi mugolava in un orecchio..vengooo e poi io avevo ancora bagnato un pò i pantaloni, poi ci siamo limonati ancora, e poi usciti dal separè, io la tenevo davanti per non farmi vedere i pantaloni bagnati..poi, sa ora Eli è in Inghilterra a studiare e non ci vediamo da un mese, ma ora con skype …ci vediamo alla sera ..facciamo sesso virtuale…lei me la fa vedere…si tocca…io unguale…a volte poi veniamo insieme…”
    
    La Signora seguiva questi racconti con gli occhi chiusi….vedevo che le piaceva …” Insomma si siamo stati un po’ insieme…ma perchè le racconto queste cose? Mi fa vergognare… “
    
    Ma col racconto mi ero eccitato, e anche lei….la guardai, intravedevo la parte tra le gambe dei leggins grigi bianco che si faceva ...
    ... un po’ scura, come se fosse bagnata.
    
    Lei era sul letto di Andrea, appoggiata sul gomito, mi sorrise.. sospirò..” che bei ricordi “ si aprì il camicione, in modo che il seno uscì un filo dal reggiseno, fece per trattenerlo, io guardavo, e avevo il cazzo duro, al ricordo di quelle cose, lei sorrideva e disse sibillina: “calma calma, abbiamo tempo…vedendo che guardavo il suo camel toe umido, mi confidò “sai, sono una donna, non sono una santa…Le sorrisi, un filo imbarazzato e lei mi guardò e disse, come se centrasse: “ah, il bagno è a destra, scusa il disordine, ma sai…ho sempre da fare, non ti formalizzare…” E chiuse la porta sorridendo.
    
    Io mi organizzai e disfai le valige… mi buttai sul letto e dormii un paio d’ore.
    
    Poi uscii dalla stanza, la casa era silente, la signora era via…Andai nel bagno a fare le mie cose e vidi che appesi alle grucce c’erano diversi indumenti intimi della signora. Ero eccitato dal trovarmi solo in quell’ambiente privato, e, morbosamente, esamina gli indumenti intimi che vedevo appesi, c’era una sottoveste di seta bianca a tubino che la signora Lidia forse riempiva benissimo con le sue belle forme, due reggiseni rinforzato dai ferretti, che profumava di rosa, il profumo che avevo sentito prima su di lei, e diverse mutandine di varie tinte, roba fine, di pizzo, tre paia di calze di nylon di diverse sfumature di grigio, due reggicalze a ghepierre e due body di seta e pizzo. Io ero tanto eccitato che non potei fare a meno di masturbarmi odorando ...
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