1. Le cose cambiano


    Data: 20/12/2018, Categorie: Etero Autore: Deb, Fonte: RaccontiMilu

    Svilita. Confusa. Quasi alle lacrime. Al tassista non dico neppure grazie, gli lascio la mancia e sbatto la portiera scortese. Poverino, non c’entra nulla. Apro il portone senza nemmeno guardarmi dietro come faccio di solito quando rincaso tardi la sera, salgo i due piani di scale veloce quasi nascondendomi, anche se non solo è improbabile che incontri qualcuno alle tre e un quarto di un venerdì sera, ma nulla all’esterno può lasciare sfuggire anche solo un piccolo indizio di quello che ho appena fatto. Di quello che mi è appena successo. Della vergogna che provo. Mi tolgo gli stivaletti a tronchetto che indosso, apro la finestra della camera e mi lascio cadere sul letto. Dalla pochette estraggo una sigaretta e la accendo mentre sono distesa sul matrimoniale. è la mia prima sigaretta a letto, credo. Di sicuro la prima in questa casa, dove vivo da due settimane. Ho ripreso a fumare da quando mi son trasferita qui, non fumavo da quando ero ragazzina. Il mio ex non voleva. Aspiro profondamente e nel semi buio sbuffo fuori dalle narici; riporto subito la sigaretta alla bocca, e i miei occhi cominciano a lacrimare. Cosa mi è successo? Chi sono?
    
    Mi chiamo Matilde, e sono una ragazza snob. Devo compiere 25 anni tra poco, e ho cominciato da poco la pratica per diventare avvocato. Avete presente una di quelle ragazze complessate sul proprio aspetto fisico? Ecco, non sono io. Sono una di quelle che pur avendo un cervello (110 e lode vuol dir poco, però), si reputa non carina, ma ...
    ... proprio bella. Sono castana chiara, magra magra ma tonica da yoga e palestra, statura nella media.
    
    Ed è proprio grazie alla palestra se sono uscita questa sera. Vivo qui da un mese, e a parte la palestra, ho frequentato esclusivamente lo studio dove lavoro. Quando ci si lascia dopo una lunga relazione, è uno dei modi di reagire più comune: è successo anche a diverse mie amiche. Non è depressione, è solo voglia di stare sole. Mentre mi asciugavo i capelli in spogliatoio, si è avvicinata Sofia, l’unica ragazza con cui ho un po’ legato nei corsi di body pump e yoga: “Hai impegni stasera?”, mi ha chiesto diretta. “C’è la festa di una mia amica, poche persone, ambiente elegante, mi fa piacere se vieni”. Ho risposto d’impulso un sì e ci siamo messe d’accordo che mi sarebbe passata a prendere alle 10.30.
    
    Tornata a casa, ho sentito un brivido mentre mi truccavo: “E se conosco qualcuno?”. La parte razionale di me ha scacciato il pensiero immediatamente, quella irrazionale ha controllato la ricrescita sulle gambe, per fortuna inesistente. Quella razionale ha scelto una canotta coperta e accollata da abbinare a una giacca leggera; quella irrazionale ha scelto un completino intimo che avevo comprato e mai utilizzato, e un paio di shorts bianchi e blu molto corti ma non troppo aderenti con dei collant leggeri. Una battaglia che mi ha sempre contraddistinta: la figlia di papà a cui non è mai mancato nulla, e la ribelle che a 16 anni è scappata di casa per tre giorni senza lasciare ...
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