1. Capitolo 8 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 14/12/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... riscaldava tutta la casa; la cucina che era comunicante col salotto era grande e spaziosa, sempre arredata con mobili in stile montanaro; aveva tutti elettrodomestici nuovi e di ultima generazione; c’era un bagno con una doccia un po’ piccolina. E infine uno sgabuzzino dove poter mettere vari attrezzi per il tempo libero (sci, scarponi da sci, pedule e quant’altro) Poi si salivano le scale e si accedeva alla zona notte, che aveva il tetto in legno a vista, composta da una camera matrimoniale con letto a baldacchino, un bagno con doccia e vasca da bagno e un’altra camera un po’ più piccolina con un letto, un armadio con una finestra posta di lato dove si poteva ammirare un bel paesaggio fatto di prati e montagne. Una volta scaricata l’auto accesi la stufa insieme al padrone di casa, che avevo richiamato, e mentre la casa si riscaldava decidemmo di scendere a San Martino di Castrozza per cenare in ristorante e poi tornammo a casa. La giornata era stata intensa e decidemmo di farci una doccia e andammo a letto. Iniziammo a baciarci e a coccolarci e poi le mi disse:
    
    “GianLuca ho voglia di fare l’amore con te …”
    
    La baciai intensamente e le risposi:
    
    “Anch’io ho voglia di fare l’amore …. Anzi ho sempre voglia di fare l’amore con te ….”
    
    Cristina venne a letto e iniziai a baciarle il corpo. Avevo ormai imparato quali erano le zone altamente erogene di Cristina, quindi scesi subito verso la figa che iniziai a leccare prima dolcemente poi sempre con più foga. Cristina ...
    ... iniziava a godere e mi disse:
    
    “ Daii continua così tesoro che mi piace da impazzire! … Sììì dai continua che vengo ….. Non ti fermare.”
    
    La figa grondava di umori e non ci volle molto tempo perché lei squirtasse copiosamente; si riprese dopo poco e mi fece mettere in posizione supina e quindi mi prese il cazzo in mano e iniziò una lenta sega; ogni tanto mi dava una leccata al glande; poi quando lo sentì piuttosto duro lo prese con una mano e lo imboccò fra le grandi labbra, poi piano piano lo fece sparire all’interno della sua figa fino ai coglioni. La penetrazione fu dolce, in un attimo mi trovai dentro a lei, la sua figa era calda e umida. Vedevo le tette ballare davanti a me e allungai le mani per stringerle e giocare con i capezzoli appuntiti e turgidi. Iniziò un andirivieni sul mio cazzo prima lentamente poi sempre più veloce. Raggiunse un’ulteriore orgasmo e spossata s’adagiò su di me. Si riprese e si sollevò nuovamente il busto e riprese il movimento oscillatorio sul mio cazzo. Sentii che la voglia di eiaculare stava sopraggiungendo e dissi:
    
    “Cristina guarda che sto per venire ….”
    
    Si tolse velocemente; mi prese il cazzo in mano e iniziò a segarmelo velocemente fino a quando schizzai dappertutto abbondante sperma. Esausti rimanemmo a letto a baciarci poi andammo a fare la doccia uno alla volta in quanto la doccia era di dimensioni ridotte. Tornammo a letto a iniziammo a dormire abbracciati. Cristina prese sonno quasi subito mentre io rimasi sveglio ancora un po’ di ...
«1234...»