Solo una storia da leggere
Data: 13/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti
... mai vidi quel piacere così intenso stampato sul suo volto, i capelli neri le coprivano il viso, lei li scostava per farmi vedere come godeva, sorrideva, il sorriso veniva interrotto dai gemiti, mi sentivo tutto bagnato, lei colava intensamente.
Non avevo assolutamente la percezione del mio cazzo, so che era duro e che lei se lo stavo fottendo alla grande.
Imprecò nel nostro dialetto, il tono di voce si fece cupo, e urlò...
-Sto venendo, CAZZO, sto esplodendo... si - urlai anche io, strinsi le mani al sedile, con forza, alzai il bacino,
Lei venne prima di me, con la sua agilità si spostò al momento propizio, il mio cazzo sborrò, il primo schizzò fu liberatorio. Lei si inginocchiò, con una mano si tenne i capelli, con l'altra afferrò il cazzo, un altro schizzo prima di metterselo in bocca.
- Ti prego fammi sborrare tutto - queste esatte parole pronunciai, lo sperma non voleva uscire, non usciva se non era lei a deciderlo. Usando la mano per la masturbazione, accompagnò l'eiaculazione, il resto degli schizzi tutti nella sua bocca e poi il risucchio, devastante, e tratti ebbi la sensazione di orinare e se fosse stato non avrei potuto fermarla... non sentiva ragione. E dopo qualche istante si alzò, io ero distrutto con il cazzo moscio, e lei aprì la bocca, lo sperma colava da labro, deglutì ed ingoiò, con il dito raccolse il rivolo, e fece lo stesso. Fu la nostra migliore fottuta.
Il nostro rapporto però non sfociò, pensavo che eravamo destinati, io ero ...
... stupidamente innamorato, lei alquanto pare no.
Ci perdemmo, e perdersi in una piccola città e difficile, la persi qualche mese dopo d'estate, la persi vuol dire che nei dieci fottutissimi anni, nonostante lei abitasse li, nonostante io lavoravo con sua fratello la vidi talmente poco da non arrivare a contarle con le dita di una sola mano. Dieci lunghi anni. Sapevo ogni cosa di lei, smisi di interessarmi a lei. Continuai con la mia vita, ragazze, donne, prostitute non mi feci mancare nulla e poi...
Io sono un trentatreenne con la quota di un grosso bar, serve personale. Non posso occuparmi in maniera continua del locale che va molto bene. Io e il fratello di Checca decidiamo di assumere una ragazza.
Nessuno parlò più di Checca e Giu, di noi due, chiunque chiese, sinceramente lo mandavo a cagare in maniera poco elegante. Per tutti eravamo i fidanzatini della piccola città dato che eravamo sempre insieme. Non eravamo mai stai fidanzati, non era li nostro destino eppure... la ragazza che mi propose il mio socio era sua sorella, io, ovvio che pensai l'altra, Checca ormai era l'innominata, al solo sentire il suo nome mi arrabbiai come un matto e nel vederla, non dissi nulla, va bene.
Riconobbi quella splendida ventottenne, ma era così cambiata che mi faceva schifo. Il suo era un corpo ancora da modella, gli occhi erano persi, i capelli schiariti, il suo modo di vestire trasudava volgarità.
-Non penso proprio. O io o lei! - furono le mie uniche parole prima di uscire dal mio ...