1. Solo una storia da leggere


    Data: 13/12/2018, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... piacere e voglia.
    
    Urlò seriamente con quella faccia contorta da piacere, era bellissimo osservare come afferrava la coperta del letto, come girava il polso.
    
    Tentò di togliermi via, ma io continuai e lei iniziò a contorcersi spasmodicamente, i liquidi erano evidenti, quella porzione di letto bagnata, le cosce umide, il mio cazzo enorme.
    
    Alzai il busto, tirai Checca verso di me e adagiai le sue gambe sulle mie spalle, con le ginocchia sempre a terra la penetrai, senza toccare il cazzo, mi bastò muovere il bacino in direzione del suo ventre, entrò all'istante e fu avvolto dolcemente. Cercò di stringere le cosce, sistemarsi comodamente e nel contempo io iniziai a penetrarla furiosamente, veloce, rallentando il ritmo solo per spingere la penetrazione a fondo, qualche colpo e poi subito quella lunga serie di movimenti. Non sentivo il cazzo, e mi piaceva perché così sarei durato molto. I colpi del mio bacino contro il suo ventre surclassavano i suoi gemiti, riusciva a sorridere, mi guardava estasiata, stava per arrivare un altro orgasmo, il mio ritmo era diminuito, avevo il fiatone ma riuscii a farla venire un altra volta, lei cercò di contenersi... giusto un poco.
    
    - Cristo santo! Dammi qua... - Disse lei, prese il mio cazzo che colava dei suoi liquidi in bocca, una slinguazzata per ripulirlo e poi lo succhiò massaggiandomi le palle... speravo di venirle in bocca ma quel meraviglioso pompino non durò molto.
    
    Si mise a pecorina su letto, un chiaro invito a fotterla ...
    ... ancora ed io lo feci, avevo giusto ripreso fiato però...
    
    - Così ti posso fottere pure in macchina - mi girai e vidi la poltrona della scrivania, mi sedetti li.
    
    - Ah si? Hai proprio ragione - sorridendo maliziosamente, lei si alzò mi mise le braccia intorno al collo ed eseguì una specie di danza del ventre, volteggiò intorno la sedia, masturbò a tratti il mio cazzo, con molta ironia accennò un balletto improvvisato, con quel meraviglioso sorriso io non capivo nulla, non era il sesso a farmi perdere la testa ma, come mi guardava.
    
    Così mentre danzava sinuosamente si sedette sulle mie cosce. Ci baciavamo, ci guardavamo, le mie mani sul suo culo, sui suoi seni... quel corpo da modella con delle tette enormi era illegale, agguantai i capezzoli e lei il mio cazzo, lo masturbò come a volermi farmi venire ma sul più belli si fermò, se lo mise dentro... ondeggiò lentamente e poi si fermò, mi guardava sapeva che stavo per venire quindi cercò una pausa, quel paio di minuti per fermare l'eiaculazione e ci riuscì, mi conosceva perfettamente. Riprese con i movimenti ondeggianti del bacino mentre io la baciavo, toccavo quel che potevo in maniera poco delicata. Le piaceva leccarmi il collo, il petto, stringermi i capelli. Ondeggiare non le dava più piacere, delicatamente iniziò a saltare, si aiutava con le gambe, l'aiutavo anche io con le mani aggrappate al culo. Fu un salta salta, assurdo e nel mentre lei riuscì anche a toccarsi con la manina il clitoride, mai la vidi in quella maniera, ...
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