1. Padrone IX - Disciplina


    Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    ... ginocchia.”
    
    Eseguì senza esitazione. Sentiva il peso gravare tutto sulla spalla che cominciava a farle male, respirò profondamente per controllare il dolore ed il desiderio di muoversi.
    
    “Da adesso in poi, quando ti dirò “In posizione!” ti dovrai mettere così.”
    
    La sua voce era tornata calma e controllata, voleva guardarlo in viso per capire se tutto era tornato apposto ma da quella posizione riusciva solo a vedergli le scarpe. Le girò attorno, andando nel suo lato cieco, sentì il risvolto della gonna caderle sulla schiena e l'aria che lambiva il suo sedere nudo
    
    “Sai cosa succederà ora?”
    
    Era una domanda… doveva rispondere… aveva la testa vuota. Mugugnò un no ma in quello stesso istante capì, chiuse gli occhi e… Un colpo, forte quasi da farla stendere a terra. Strinse i denti per non urlare dal dolore. Sentiva la natica sinistra pulsare ed un calore che cominciava a spandersi. Quando fu sicura che non avrebbe urlato fece uscire il fiato, era finito, riusciva a controllarsi, aprì gli occhi, la visione era distorta dalle lacrime. Un altro colpo, forte come il primo, ma sull'altra natica. Bloccò l'urlo appena in tempo, sentiva il calore avvolgerla da entrambi i lati, riaprì gli occhi e sentì le lacrime calde bagnarle il viso, riprese fiato. Un altro colpo a sinistra, esattamente dove era stata colpita prima, il dolore era molto più intenso e pungente. Non riuscì neanche a respirare che arrivò un nuovo colpo a destra ma stavolta non trattenne l'urlo.
    
    Aveva la ...
    ... mente annebbiata, non sapeva neanche se l'urlo era davvero uscito dalla sua bocca o se i vicini avessero sentito, percepiva soltanto che era passato abbastanza tempo e che un altro colpo stava per arrivare, provò a contrarre il sedere ma da quella posizione non riuscì, sentì Padrone muoversi, serrò labbra e palpebre. Invece della sculacciata sentì l'avvolgente mano di Padrone poggiarsi con delicatezza sulla pelle sensibile del suo sedere ed accarezzarla. La differenza tra ciò che si aspettava e ciò che ricevette era così tanta che scoppiò in un pianto liberatorio, lui continuò ad accarezzarla e consolarla col suo tocco delicato, lenendo il dolore e calmando il suo animo.
    
    Quando smise di singhiozzare un nuovo colpo le mozzò il fiato. Aveva sperato che fosse tutto finito ed invece Padrone cominciò di nuovo con colpi secchi e cadenzati, alternati sui due lati, lei non si preoccupava più di trattenersi, sapeva di aver sbagliato e che quella era la sua punizione e l'accettò tutta affidandosi a Padrone.
    
    Quando finalmente terminò era esausta, la gola le faceva male, sentiva le gambe deboli e cadde col fianco sul cuscino. Dopo tanto ritornò a vedere il viso di Padrone, era come se lo vedeva dopo settimane, tanto le era mancato, gli sorrise, lui aveva sempre lo sguardo serio ma si chinò su di lei
    
    “Ce la fai ad alzarti?”
    
    porgendole una mano. Rossana annuì anche se non ne era sicura ed infatti dovette affidarsi più delle altre volte al suo sostegno. Una volta in piedi sentì le ...