1. Padrone IX - Disciplina


    Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    ... finestra sarebbe anche potuto sparire, non le importava, il bordo del solo mondo che le importava era fatto delle loro pelli.
    
    Era felice, spensierata ma non del tutto appagata. Da quando tutto era cominciato, da quando aveva percepito realmente la personalità di Padrone, aveva avuto voglia di congiungersi a lui. Quando la spogliò la notte del loro appuntamento era pronta ad accoglierlo dentro di sé, di fondere i loro calori e da allora, tutte le sere che si presentava da lei, che puntualmente la spogliava completamente lei era sicura di mostrare anche la sua anima a nudo e di rivelare tutta la sua voglia di lui, di essere sua, posseduta in ogni suo lembo di carne. Ma lui non dava segno di nulla e lei era un po' intimorita nel fare la prima mossa, ma lui non si faceva problemi a farle regali costosi, a spogliarla, a lasciarle una carta di credito, senza dire nulla, dando per scontato che lei non si sarebbe opposta, che accetti tutto, che non chieda altro. Ma lei non dava peso a tutto quello, le cose erano solo cose e non l'avevano mai attratta, quello che voleva lei, dal più profondo era il contatto fisico con lui, prolungato, fantasticandolo infinito, ma lei stasera se lo sarebbe preso da sola.
    
    Ruotando la testa per guardare lui negli occhi portò la mano sul ginocchio di lui e velocemente la fece scivolare sui pantaloni per farla arrivare al cavallo. Un istante in più e sarebbe arrivata, ma lui le afferrò con forza il polso e si alzò di s**tto sbilanciandola e ...
    ... spingendola verso terra. Rossana stava per alzarsi ma non riuscì neanche a poggiarsi con le mani a terra che Padrone le afferrò il collo premendo il collare contro la pelle e tenendola bloccata contro il pavimento.
    
    “Ferma!”
    
    La mano di lui non la spingeva a terra con forza ma la teneva bloccata senza possibilità di movimento, era spiazzata, da quando lo aveva incontrato mai una volta aveva pensato che sarebbe potuta finire in quel modo, era paralizzata, fisicamente da quell'uomo che con una sola mano riusciva a trattenerla e mentalmente, non riuscendo a capire cosa sarebbe successo. E poi la voce di lui, così profonda, così spaventosa. Poi all'improvviso la lasciò mettendosi in piedi, lei non aveva il coraggio di muoversi e neanche di girare la testa, sentì soltanto che Padrone alzava di peso la grande poltrona in pelle e la spostava, quando tornò da lei, accovacciandosi vicino le picchiettò con il dorso della mano un fianco
    
    “Alza il sedere.”
    
    un attimo di indecisione, non capiva come fare, aveva la guancia e la spalla sinistra contro il pavimento freddo e le ginocchia sotto di sé, se provava ad eseguire l'ordine sentiva un dolore acuto alla schiena. Padrone le picchiettò di nuovo sul fianco, lei lentamente, mantenendo la testa a terra, cominciò ad alzare il sedere e contemporaneamente a spostare indietro le ginocchia, il dolore per quella posizione era sopportabile e Padrone la lasciava muovere in quel modo.
    
    “Basta così.”
    
    Si fermò.
    
    “Mani ad afferrare le ...