1. Padrone IX - Disciplina


    Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    ... vista, le si avvicinava e le accarezzava la testa ed il viso, le offriva la mano come appoggio per rialzarsi e la conduceva in salotto. Una routine consolidata ma che la faceva sentire bene, i gesti anche se ripetuti non erano vuoti e sentiva che le attenzioni che riceveva erano piene di significato.
    
    In salotto si fermavano vicino la finestra, ad un passo dalla poltrona e lui cominciava a spogliarla, non c'era bisogno di usare parole ed il fruscio dei vestiti che venivano tolti era l'unico suono udibile. Padrone la sfiorava appena e lei trasaliva ogni volta che le loro pelli entravano in contatto come implorando per averne di più ed i suoi occhi languidi cercavano di penetrare quelli fermi di lui senza però fare breccia.
    
    Spesso le lasciava indosso soltanto il collare ma quella sera aveva un ennesimo regalo. Aprì una s**tola senza fregi e ne tirò fuori un vestito in cotone color panna. Come in un ballo che conoscevano entrambi i loro movimenti erano coordinati e lei alzò le braccia senza ordine, lui le infilò il vestito e mentre lei abbassava le braccia lui lo sistemava calzandolo a dovere. La gonna larga a pieghe che partiva da metà coscia saliva comodamente verso i fianchi dove la stoffa si faceva più aderente diventando praticamente un bustino, i fitti bottoncini ricoperti della stessa stoffa cominciavano poco sopra l'ombelico e lui, uno dopo l'altro, li chiuse con cura e senza fretta. Arrivato sotto la linea dei seni con l'addome ormai fasciato alzò lo sguardo per ...
    ... guardarla negli occhi, lei era affascinata da quello sguardo, dai modi così sicuri e fermi, si sentiva intimorita ma protetta dalla sola sua presenza, a volte anche solo sapere che fosse reale. Lui senza dar nessun avviso le infilò una mano nel vestito per alzarle ed accomodarle meglio uno dei grossi seni nel vestito, lei colta alla sprovvista, sentendo quella mano calda afferrarle la carne e farle strofinare il capezzolo contro la stoffa, non poté far altro che lasciar andare un gemito ed abbassare il viso quasi imbarazzata. Lui senza scomporsi ripeté l'operazione anche con l'altro seno, lei cercava di calmarsi respirando affannosamente ma percepiva ogni respiro più caldo del precedente, i suoi capezzoli erano turgidi e premevano forte contro la stoffa che li stringevano, lui senza dargli peso continuò ad abbottonare il vestito fino ad arrivare alla scollatura tonda.
    
    Prendendola per mano la indirizzò al cuscino vicino la poltrona, lei si inginocchiò prontamente e lui si accomodò al suo posto, sulla poltrona comoda in pelle, come fosse un trono. Rossana poggiò la testa sulla gamba di Padrone, desiderava quel contatto per tutto il giorno, quel cuscino, quella poltrona erano diventati il suo posto preferito, di tutto il mondo. Era lì dove riusciva a percepire il profumo di lui anche quando era sola, era lì che le si consolidava dentro questa esigenza profonda di averlo vicino. Lui intanto le carezzava e le disciplinava i lunghi capelli con le dita. Il mondo al di là di quella ...
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