Sessualità 1
Data: 12/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... correva voce che non fosse scampata nessuna delle sue colleghe d’ufficio e si parlava di numerose amanti in città; difficile capire come accontentasse tutte ed avesse anche con me una certa assiduità di scopata; ma la cosa non mi preoccupava e l’unica precisazione che mi premeva fu quella che avrebbe dovuto, quando mi prendeva, raccontarmi una delle scopate più belle.
Il racconto, spesso particolareggiato, mi eccitava da matti ed avevo orgasmi lunghi e frequenti; in breve, anche lui cominciò a godere del ricordo vivo e immediato e mi scopava con assai più intensa voglia arrivando a sborrare anche l’anima, quando lo faceva con l’accompagnamento della ‘terza assente’ di cui parlava sempre con grande entusiasmo; non provavo gelosia, ma solo un piacere assai intenso che alla fine lo gratificava assai.
Non gli ci volle molto per farsi spiegare da un esperto che la mia era una quasi normale tendenza a preferire il sesso vissuto come stimolo mentale piuttosto che come sollecitazione fisica; gli disse che era anche fortunato se amavo solo il suo cazzo; ogni esperienza di eccitazione mentale diventava un momento di preparazione alle scopate con lui; se ci rifletteva, poteva accorgersi che scopavo assai meglio quando qualcosa nella giornata mi aveva stimolato a godere solo guardando o fantasticando.
Dal momento che il suo obiettivo era sborrare e farmi sborrare al meglio, imparò presto a cogliere le mie caldane della giornata e a usarle per scoparmi alla grande appena ...
... finivamo a letto; cominciai anche io a raccontargli i momenti in cui mi eccitavo nelle fantasticherie tra il suo cazzo, l’unico che conoscevo perfettamente, e quelli che si intuivano tra le cosce di perfetti sconosciuti incontrati per strada o in qualsiasi altra occasione.
Fu lui ad alzare l’asticella, una volta che dovemmo andare in giro in città; scelse i trasporti pubblici con la scusa della difficoltà di traffico e di parcheggio; saliti su un autobus superaffollato, mi ci volle poco per cogliere le sue motivazioni, quando un maschio molto ben messo mi si piantò alle spalle e cominciò a tampinarmi con gusto; mio marito, di fronte e me, sorrideva ed ammiccava; decisi di stare al gioco e spinsi indietro il culo finché lo piantai contro il ventre dello sconosciuto.
La mazza che si alzò dal suo pube direttamente tra le natiche non mi sorprese e sculettai quel tanto che bastò perché si collocasse esattamente nello spacco ed andasse a sollecitarmi il perineo; abbassai la mano con la borsa e spinsi il clitoride a prendersi il piacere che veniva dall’altro; gli scossoni dell’autobus furono la spinta decisiva e farmi scopare tra le natiche senza nessuna espressione chiara; quando sborrò, avvertii gli spruzzi da leggere sensazioni; sborrai per empatia, due volte di seguito.
Quando scendemmo dall’autobus, a mio marito che rideva sotto i baffi dissi che c’ero stata perché sapevo che a lui faceva piacere; ma lo avvertii anche che avrei scelto io altre situazioni e guai se faceva una ...