1. Addio al celibato


    Data: 12/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... vista e dall’odore penetrante della virilità maschile.
    
    “Toccalo… - lo invitò Mik – è l’addio al tuo celibato, ti meriti qualcosa di speciale…”
    
    “Toccalo!”, gli fece eco Sandro, la cui eccitazione era ormai incontenibile.
    
    “Toccalo!”, lo incitarono altri.
    
    E alla fine Corrado lo toccò… con la punta delle dita… e ritrasse subito la mano, come scottato.
    
    “Prendilo.”, disse allora Mik.
    
    “Prendilo!”
    
    “Prendilo in mano…”
    
    “Fagli una sega…”
    
    “Fagli una pompa!”
    
    Confuso dalla strana, impensabile situazione che si era creata, stordito dagli incitamenti degli amici, nonché dalla vista di quel cazzo che gli veniva sventolato davanti al naso, senza sapere neanche lui cosa stesse facendo, Corrado sollevò il braccio e lo prese in mano… impugnandolo dapprima con esitazione, ma subito dopo con salda fermezza.
    
    È difficile dire le sensazioni che gli provocò prendere in mano il cazzo duro di un altro uomo: probabilmente non se ne rese neanche conto neanche lui, obnubilato com’era dal sopraggiungere così tumultuoso di eventi nuovi e inaspettati.
    
    Gli sembrava di essere un automa privo di volontà propria, ma in balia del capriccio altrui. E fu il capriccio altrui che prese a suggerirgli:
    
    “Fagli una sega… Prendilo in bocca… Fagli una sega… Prendilo in bocca…”
    
    Se ne stava lì immobile a fissare imbambolato la cappella sguainata del cazzo che stringeva in mano, senza sapere neanche lui cosa stava succedendo.
    
    “Prendilo in bocca!”, prese a urlare Sandro, che già si ...
    ... era tirato fuori l’uccello duro e aveva preso a menarselo.
    
    “Prendilo in bocca! Dai, prendilo in bocca…”, suggerivano gli altri non meno eccitati.
    
    “Fai contenti i tuoi amici, prendilo in bocca… divertiti quest’ultima notte…”, diceva Mik insinuante.
    
    E Corrado finalmente dischiuse le labbra, Mik si avvicinò e, fissandolo negli occhi, gli lasciò scivolare in bocca la cappella.
    
    “Evvai!!!!”, esultò Evan allupato, spingendo la mano fra le cosce del gemello Roberto.
    
    Fu l’aria fresca del mattino, che entrava dalla finestra aperta, a svegliarlo. Corrado rimase un momento rintontito, non riuscendo a capire dove si trovava. Non era casa sua, si rese conto, non appena riuscì a socchiudere uno spiraglio dolorosissimo delle palpebre incollate: non era il suo letto, quello, non era il suo armadio. Si accorse di essere nudo.
    
    “Che diavolo è successo?”, si chiese.
    
    Poi si ricordò dell’addio al celibato: doveva essere rimasto da Terenzio. Si vede che era troppo ubriaco per tornare a casa sua. Doveva alzarsi; fra un po’ ci sarebbe stata la cerimonia…
    
    Stiracchiandosi, sfiorò con la mano una pelle nuda al suo fianco.
    
    “Non mi dirai che ne vuoi ancora…”, sentì una voce sonnacchiosa al suo fianco.
    
    Corrado saltò fuori dal letto e si voltò da dove proveniva la voce. Quello che vide lo lasciò di stucco: steso sopra le lenzuola, c’era un uomo, nudo pure lui, che si stava smanettando l’uccello duro.
    
    “E tu chi cazzo sei?”, chiese.
    
    “Come, chi sono… sono Mik… non ricordi lo ...
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