1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 17


    Data: 07/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Incesti Autoerotismo Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto ciò che è successo, mi piaci, sei una bella ragazza e quando abbiamo parlato mi sono trovato bene” Entrai in confusione, mi prendeva per cretina, voleva qualcosa, non sapevo cosa pensare. Io:”e quindi cosa vuoi?” Giam:”nulla se non conoscerti” Io:”perché? Giam:” facciamo cosi, l’altro ieri non è successo nulla, abbiamo parlato, ballato e poi nulla più. Partiamo da questo e da ciò ti voglio chiedere di conoscerci meglio.” Io:” ma sei scemo?” Giam:” si forse lo sono. Ma che ci posso fare, mi piaci e vorrei solo conoscerti” Io:” lo sai che non succederà mai più?” Giam:”si lo immagino, ma non mi interessa, anzi, ti chiedo di conoscerci e ti prometto che non ci sarà nulla, ma nulla nulla, neanche un bacio, non proverò nessun approccio fisico con te. Promesso” Non sapevo cosa dirgli, da un lato tante belle parole, dall’altro la paura di essere sputtanata, anche se parola mia contro la sua, o meglio contro la loro. Io:” ok Giammarco conosciamoci ora però devo andare si è fatto tardi” Giam:” ma almeno il caffè” Io:” scusa, ma è tardi” Corsi dritta a casa, non sapevo cosa dire e non volevo certo andare in giro a raccontare di ciò che era successo e parlarle con Silvì non mi andava dopo quello che avevo scoperto. Mi buttai sui libri, la sera Gia preparò la cena e passammo la serata allegramente, tra battute risate e tanto vino, ma tanto tanto, alla fine ridevamo come due sceme con lei che ripeteva ubriachiamoci ore che la settimana prossima devo fare la sorella responsabile. Ed ...
    ... ecco l’ennesimo messaggio di Giammarco, sarà stato l’alcol, ma da quella sera mi aprii dimenticandomi delle mie paure, scoprii che era un ragazzo intelligente e che avevamo tanti interessi comuni, mi addormentai tardissimo e stranamente felice. La mattina seguente continuai a rispondergli ai messaggi, mi propose anche un caffè, ma rifiutai dicendogli che era troppo presto, da un lato iniziava proprio a piacermi dall’altro avevo paura. Il telefono manteneva quella giusta distanza di sicurezza, continuammo a scriverci tutta la settimana ed il fine settimana che passai a casa. Tornai a Napoli in Martedì, un giorno prima di quanto avevo detto a Gia verso ora di pranzo, non avevo avvisato Gia, arrivata sul pianerottolo sentii della musica alta provenire da casa, pensai che Gia si era data alle grandi pulizie, aperta la porta invece trovai la sorpresa, una ragazzina nuda sdraiata sul tavolo da pranzo con un ragazzo che potevo vedere solo di spalle. Potevo vedere lei nuda con il suo seno che danzava sotto le spinte di lui e con le gambe incrociate dietro la schiena di lui che la teneva per i fianchi. Non sentirono che aprii la porta e neanche fecero caso a me per i due tre secondi che stetti a guardarli e non sentirono neanche che chiusi la porta. Scesi le scale ed andai da mia sorella, quando mi vide scoppiai a ridere e le raccontai quando avevo visto. Io:” hai capito la ragazzina” Ridemmo per tutto il tempo. Dopo pranzo tornai a casa e trovai Gia e la sorellina tranquillamente a ...
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