1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 17


    Data: 07/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Incesti Autoerotismo Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... scopata amichevole” Io:” tu sai” Ci abbracciammo, un ennesimo segreto che avremo custodito, tagliai corto, non volevo farla indispettire e non volevo farla sentire giudicata. In quel momento sentivo come una stretta allo stomaco, non capivo questo comportamento e vedendola sempre cosi innamorata non capivo questa sua tranquillità nel tradire Matteo. Io:” faccio il caffè?” Silvì:” si ci vuole proprio” Mi alzai ed andai in cucina, Silvì si presentò poco dopo coperta solo da una maglietta, aveva ancora i capelli tutti arruffati e il viso di chi aveva dormito poco. Io:”dalla faccia ti ha stravolto” Silvì:” devo dire che si è fatto valere” Scoppiammo a ridere, non credo fosse più il caso di parlarle di quanto mi era successo la sera prima. Passammo la giornata senza far nulla, tra televisione e mangiando patatine sul divano. Verso le cinque la sera mi scrive Gia “ehi Giammarco mi ha chiesto il tuo numero, gliel’ho dato spero di aver fatto bene” mi gelò il sangue, neanche metabolizzato che mi arrivò un messaggio da un numero che non conoscevo, cazzo era lui. Iniziò a scrivermi, a riempirmi di complimenti con le solite frasi idiote. In verità non volevo rovinare in momento con mia sorella e dopo poco lasciai la conversazione. Continuavo a farmi delle domande. Che voleva da me? Cosa poteva mai volere uno con cui avevo fatto una cosa a tre sapendo a malapena il suo nome? Ehi, ci arrivo anche io, ma volevo uscirmene almeno lasciando le prove che non era mai successo. Passai la serata ...
    ... con il magone certa di aver fatto una cazzata e che mi si stava ritorcendo contro. Tornai a casa e passai quasi l’intera notte in bianco, da quel messaggio avrò detto forse una o due frasi di senso compiuto. La mattina dopo mi svegliai e di corsa all’università con la speranza che Giammarco non mi avrebbe più cercata. Ma ecco puntuale come la sfiga mi arrivò il suo messaggio al quale rispondo che non posso parlare che sto all’uni e lui che continua a scrivermi chiedendomi che sto seguendo ed io come una cretina che gli risposi anche, non so se lo faccio più per paura o perché vorrei cancellare tutto quello che è successo. Fatto sta che uscita dall’uni me lo ritrovo avanti, cazzo, ma sono l’unica che fa una strozzata, una ed una sola e deve trovarsi in questi casini?!?!?!? Giam:” ehi, lo so che mi eviti, ma ti prego parliamo” Io:” e di cosa vuoi parlarmi” Giam:” dai andiamo in un bar e parliamo” Io:” ho poco tempo” Gia:” tranquilla ti prenderò poco tempo” Andammo in un bar vicino, mi propose anche di allontanarci con la sua moto, ma proprio non volevo fidarmi di lui. Arrivati al bar trovammo un tavolino abbastanza isolato, avevo i nervi a fior di pelle, quando ci sedemmo quasi mi avventai Io:” che cazzo vuoi, per chi mi hai preso? Non perché ho fatto certe cose sono una zoccola!” Gli sputai quelle parole con rabbia quasi a volerlo aggredire per spaventarlo. Giam:”no, forse ti sei fatta una strana idea, ieri abbiamo bevuto tanto e non credo che tu sei una zoccola, al di la di ...
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