Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 17
Data: 07/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti Erotici,
Incesti
Autoerotismo
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
La mattina dopo mi svegliai che era già tardi, allungai la mano, cazzo i miei avevano chiamato sei volte, messaggi in quantità da parte di Silvì, ecco, ora mi toccherà la ramanzina da parte di tutti, fortuna che non sono stata svegliata dalle forze speciali che allertate dai miei si sono calate come nei film di guerra dagli elicotteri sfondando le finestre. Fortuna che Silvì mi aveva scritto che aveva raccontato una palla coprendomi e dicendo ai miei che ero a qualche cineforum per l’uni. Santa subito. Le finestre erano aperte, strano, solitamente se entra un pò di luce mi sveglio subito, mi sono addormentata mezza vestita, il lenzuolo buttato a piedi del letto, mi sento uno schifo, ho le gambe che neanche dopo venti chilometri di corsa le sentirei così doloranti. Che cazzo ho fatto….. Ho poco tempo per pensarci, Gianna ,come un fulmine mi venne in mente lo stato in cui mi ero presentata a casa ieri, ed ora che le racconto? Mi alzai a fatica, mi spogliai e mi coprii con il telo per la doccia, una doccia ci vuole, ero appiccicosa, uscii dalla stanza ed andai in cucina, Gianna era lì, Gia:”ehi divertita ieri” Io:” si ho fatto tardi” Tra me e me mi domandavo cosa avesse intuito o cosa le avevano casomai raccontato. Gia:” mi dispiace averti lasciata cosi, ho incontrato un amico e ci siamo fatti un giro, spero che sia andata tutto bene” In quel momento volevo urlare dalla gioia, non sapeva e non aveva intuito nulla. Gia:” ti dispiace se la settimana prossima ospito per un paio ...
... di giorni mia sorella? Ti prometto che darà poco fastidio, i miei vanno da mio fratello e lei non può restare sola e non vuole andare da nonna” Io:” ma certo nessun fastidio” Il solo sapere che non aveva capito nulla mi aveva ridonato le forze, mi buttai sotto la doccia come rinata. Mi vestii di corsa per andare da Silvì, nel tragitto chiamai i miei e risposi ai messaggi whatsapp. Camminando ci stava un tipo intento a scrivere, ma come si fa? Per poco non prendeva un palo in pieno. Io invece camminando camminando mando messaggi vocali e chi se ne frega se gli altri sentono. Salii le scale velocemente, arrivata sul pianerottolo vidi uscire un ragazzo dalla porta di casa di mia sorella, rimasi interdetta, chissà forse il ragazzo di qualche coinquilina, anche se non l’avevo mai visto. Entrai in casa, dentro regnava l’ombra ed il silenzio, andai in camera sua, la porta era semplicemente accostata, lì capii, Silvì era nuda sul letto aveva i capelli spettinati e un viso appagato, dormiva profondamente. Mi sdraiai vicino a lei, sedendomi sul letto si svegliò Silvì:” ehi” Io:” ehi, che hai combinato” Silvì:” l’hai incontrato?” Io:” quel tipo che andava via da casa tua?” Silvì:”si, l’ho incontrato sul pianerottolo” Io:”perché? E Matteo?” Silvì:” Lui non conta nulla, è stata solo una volta” Io:”ma perché, tu ami Matteo” Silvì:” Si che lo amo, è capitato, nulla di serio, non giudicarmi” Io:”non ti giudico, è solo che vi vedo cosi affiatati e poi…… poi questo” Silvì:” è stata solo una ...