Happy Days
Data: 05/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Scribacchina_per_caso, Fonte: EroticiRacconti
... stomaco. Ho deciso io che questa relazione doveva rimanere clandestina e che tra noi non ci sarebbe stato altro che del focoso e appagante sesso. Ma sbattermi la cosa in faccia così… “ Che stronzo!” E sbuffo. Sono arrabbiata come un nuora, quando la suocera mette mano al cassetto delle sue mutandine.
Scendo con prudenza le scalinate esterne del palazzo, non vorrei cadere proprio qui davanti tutti quei i muratori che continuano a lavorare imperterriti anche se il sole sta iniziando a calare.
« Joanie…» sento una voce conosciuta chiamare ad alta voce.
Alzo lo sguardo e rimango a bocca aperta. È Corrado, vestito col il tipico abbigliamento anni ’80 degno del famoso attore. Canotta bianca, giacca di pelle nera con sotto dei blu Jeans svasati e stivaletti di finta pelle, neri anch’essi, con la punta storta. È pure pettinato allo stesso modo.
In sella a una Harley Davidson nera fiammante che romba ruggente e sputacchia fumo denso dalla marmitta arrugginita, è proprio un gran figo.
« Tu sei pazzo!» esclamo sconvolta, ma non riesco a fare a meno di trattenere un sincero sorriso. Nell’esplodere della mia felicità un ricciolo mi cade davanti gli occhi e prontamente viene rimesso al suo posto. Allora quella fantomatica ragazza altri non è, se non io! Mio bel Corrado! Sospiro sognante.
« Le vie del Fonzie sono infinite!» esclama tirando leggermente la leva dell’acceleratore facendo gracchiare il motore della moto « Dai Sali!» e con la testa accenna al posto vuoto ...
... dietro di lui.
Sto quasi per salire, ma tentenno. È una pazzia. La gonna è troppo corta per salire in moto come un centauro, sono senza le mutandine che insieme ai tacchi vertiginosi, formano il perfetto outfit da battona d’alto borgo. Se ci vedesse qualcuno? Se ci vedessero i nostri colleghi? Mi prenderebbero ancora sul serio?
Sto già pensando di rinunciare e accampare una scusa per scaricarlo. Tornerò a casa, da sola, guarderò qualche programma trash mangiando un toast sul divano e bevendo coca-cola direttamente dalla bottiglia.
Alzo lo sguardo e mi fa di nuovo quel sorrisetto malizioso che nel nostro linguaggio segreto vuol dire molte cose, prima delle quali, che desidera tanto che io salga su quella fottuta moto.
“ Al diavolo!” salgo in sella senza pensarci un momento di più, la pelle fredda entra in contatto con la mia che al contrario brucia. Un brivido di freddo percorre la mia schiena, afferro con non-chalance il casco che il mio centauro mi sta porgendo e lo infilo con calma facendo attenzione a non schiacciare troppo la mia chioma.
Fonzie accelera lasciandomi appena il tempo per aggrapparmi stretta al suo ventre. Voliamo sulla statale con l’aria fresca che s’insinua nel mio casco, e che mi fa bruciare gli occhi, tanto da costringermi a socchiuderli per cercare di avere un po’ di sollievo al fastidio. Per mia fortuna Corrado procede piuttosto adagio, così da permettermi di tenerli aperti quel poco che basta per godermi il panorama. La strada è delimitata a ...