1. Quella chat galeotta


    Data: 28/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Hardcore, Autore: sexfriend2, Fonte: xHamster

    ... sportivo. Non era ricco, non guidava una macchina costosa. Studiava all'università e lavorava part-time. Era una persona curiosa, amava la cultura, amava l'arte. Consultò alcuni siti su internet e vide che la casa museo Boschi Di Stefano era aperta occasionalmente. Non era tanto distante dal Duomo, una passeggiatina di venti minuti verso Lima si poteva anche fare. E nel caso l'incontro fosse pessimo, c'erano parecchie fermate del metrò da prendere.
    
    Arrivò davanti a Grom, dieci minuti prima dell'appuntamento. Era curioso. Non si erano nemmeno descritti. Come fosse questa ragazza proprio non lo immaginava. Vide coppie e gruppetti di ragazzi entrare nella gelateria. Passavano i minuti. Non sarebbe venuta. ne era certo. Massimo si diede dello stupido. Non esiste nessuna ragazza al mondo che avrebbe accettato un incontro così al buio. Queste cose esistono solo nella fantasia degli scrittorucoli da pochi soldi. Era già tardi e di Lucia neanche l'ombra. Aveva le gambe affaticate dallo stare in piedi fermo. Poi si voltò. E vide una ragazza che timidamente lo osservava. Era poco più bassa di lui, molto snella, dal viso fresco e giovane. I capelli lunghi scendevano lungo un golf di lana verde. Era vestita in modo semplice, come lo era anche Massimo. E che bel ragazzo Massimo. Lucia lo osservò, notando la forma perfetta del naso e gli occhi azzurri, svegli ed intelligenti. Non si aspettava che fosse biondo. Aveva la pelle chiara e le mani lunghe e ben curate. Gli piaceva.
    
    Si ...
    ... avvicinarono, si parlarono, dimenticarono il gelato. La serata era bellissima. Tiepida. Si stava bene. Lucia stava bene, con Massimo e con se stessa. E Massimo ascoltava Lucia, e le parlava con il cuore. Stava bene anche Massimo. Si comprendevano l'un l'altro. Forse questo è ciò che le persone più fortunate chiamano col nome "colpo di fulmine"? Camminarono verso la casa museo; Lucia non ne aveva mai sentito parlare. Fu entusiasta dell'idea di Massimo. Di solito con i ragazzi si andava a ballare, al bar, al parco. Questo Massimo era diverso. Era leggero, piacevole, eppure sapeva tante cose. E lei desiderava ascoltarlo. No, non era esatto. Desiderava anche ascoltarlo. Desiderava anche altro. Lo desiderava. Lo voleva. Voleva stare con lui quella sera. E anche domani. E poi, anche il giorno dopo. Per fare una vita con lui. Fu intuizione? Chi può sapere cosa riserva la vita. E anche Massimo provava lo stesso sentimento. Era felice e sereno. Come mai era successo durante la sua vita. Si sentiva a casa, guardando Lucia negli occhi. Le cinse la vita. E le domando: "vuoi venire a casa mia?". Lucia fece sì con la testa, lentamente, guardandolo negli occhi.
    
    Entrarono nell'appartamento di Massimo. Si avvicinarono al letto. Nessuno disse nulla. Massimo non chiese se voleva bere qualche cosa, e Lucia non chiese cosa stesse facendo Massimo. Si baciarono. A lungo. Lentamente. Assaporando ogni millimetro delle labbra. Si abbandonarono alle sensazioni. Massimo le sfilò il golf e la abbracciò, ...