1. Dominazione al parco


    Data: 27/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: aliceslave, Fonte: Annunci69

    ... fonda, il parco era quasi deserto tranne per qualche auto che ancora si spostava dal lato opposto al mio, mentre paura ed ansia si stavano completamente impadronendo di me, completamente nuda, tutta sporca di fango, sdraiata in terra e con il contenuto di un sacco di rifiuti sparso tra le gambe.
    
    Stavo valutando l’ipotesi di tornare indietro in cerca del Padrone, in quella zona da dove mi aveva controllato andare via a quattro zampe, per chiedergli aiuto ad uscire da quella situazione.
    
    La cosa più assurda che ricordo, oltre a quegli attacchi di totale smarrimento che quasi mi soffocavano, è che anche in quel momento avvertivo la terribile voglia, che proviene dalla parte più oscura della mente, che mi porta ad essere schiava di chiunque e magari di nuovo sfondata nel culo e maltrattata come la peggiore delle cagne; immagino che se ne avessi avuta la possibilità né avrei dato di certo ulteriore dimostrazione, rivivendo daccapo ogni singolo attimo di quella emozionante nottata.
    
    Intanto percorrevo con la mente tutti i passaggi della nottata e valutavo tutte le possibili soluzioni per recuperare i vestiti e le chiavi dell’auto; avevo anche considerato l’ipotesi di aver sbagliato cestino dei rifiuti, ma la scartai quasi subito per una serie di altri particolari che confermavano che era quello giusto.
    
    Ero ancora poggiata ...
    ... con il culo tra i rifiuti del sacchetto sparsi in terra quando, alzando lo sguardo alla mia altezza, in direzione della panchina di fronte, vidi sotto di essa un fagotto nero di tessuto che mi sembrò familiare.
    
    Continuando ad eseguire l’ordine del Padrone, mi ci avvicinai a quattro zampe, sculettando sotto la luce del lampione che evidenziava tutto il lerciume che avevo indosso, soprattutto sul culo dove il fango si era quasi solidificato.
    
    Con i battiti cardiaci ormai allo spasimo, finalmente realizzai che l’agonia di quella ricerca era terminata; non mi ero sbagliata e quel fagotto era davvero la mia felpa nera e gli shorts grigi arrotolati tra loro.
    
    Verificato che all’interno della tasca interna della felpa c’erano le chiavi dell’auto, me la infilai velocemente, mentre ero ancora con il culo poggiato a terra.
    
    Subito dopo però mi accorsi che emanava un fortissimo odore di piscio ed altri odori sgradevoli, forse peggiori di quelli che avevo sul corpo.
    
    Gli shorts, invece, oltre a puzzare allo stesso modo, erano conciati anche peggio, ridotti ad una poltiglia di tessuto striminzito, bucati in più punti e con diverse macchie giallognole laddove il tessuto copre il culo.
    
    Non persi tempo ad infilare anche quelli ed a piedi nudi, come ero arrivata, tornai verso il parcheggio in direzione dell’auto.
    
    cagna alice 
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