1. Dominazione al parco


    Data: 27/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: aliceslave, Fonte: Annunci69

    ... al fango ed alle foglie secche del parco.
    
    Dopo aver percorso una quindicina di metri cominciai ad avere male per la posizione, oltre che a sentire freddo, ed allora il Signore, con cadenza quasi regolare, mi aiutava a superare quei momenti con una decisa cinghiata sulle chiappe o sulla schiena, oppure mi spingeva dal culo, mettendo la punta della scarpa nel solco anale, quasi a volermi inculare con quella. Accompagnava questi gesti con imprecazioni ed insulti del tipo: “MUOVITI SCROFA !, FAI PIU’ IN FRETTA, SEI SOLO UNA SCHIFOSA, AGITA QUEL CULO, SEI UNA LATRINA” ed altro ancora.
    
    Ero ridotta davvero uno schifo, già piena di segni da frustate su tutto il corpo e poi fango ovunque, oltreché infreddolita, ma ero davvero contenta per quanto stavo provando.
    
    Si stava davvero realizzando un’altra delle mie perverse fantasie di essere abusata e degradata in un parco pubblico, in cui mi trovavo completamente nuda e senza le garanzie di ritrovare i vestiti e di avere il modo di tornare a casa, mentre ora tutto era sotto la direzione di un Padrone che chissà quante altre porcate mi avrebbe costretta a fare e subire.
    
    Nell’intensità di quel momento, come per tante altre umiliazioni subite, credo di aver raggiunto il massimo del degrado e di aver ancor più compreso nel profondo la mia vera natura di cagna e troia sottomessa.
    
    Intanto a quattro zampe, anche se lentamente, avevo percorso parecchi metri rispetto alla posizione iniziale.
    
    Durante il tragitto, oltre alla ...
    ... cinghia, ai calci nel culo, agli sputi ed agli insulti, il Padrone mi dava ordini su come avrei dovuto comportarmi se avessimo trovato qualcuno che voleva usarmi, ed in particolare mi ammoniva a fare qualunque cosa mi chiedessero, senza obiettare.
    
    Avrei dovuto soddisfare ogni desiderio delle persone incontrate, dal prendere cazzi in culo ed in bocca al farmi insozzare con sborra e piscio.
    
    In particolare mi ordinava che quando sarebbe accaduto ciò, avrei dovuto assumere una posizione tale da ricevere il getto, oltre che in ogni parte del corpo, anche sul viso e di tenere la bocca sempre aperta.
    
    Eravamo dunque fermi in un’altra radura al centro del bosco ma piuttosto vicini al sentiero. Il Signore mi ordinò: “METTITI IN GINOCCHIO E RESTACI FINO A QUANDO TE LO DICO IO !”,
    
    “SE SEI FORTUNATA C’E’ QUALCUNO CHE VUOLE ROMPERTI IL CULO ED USARTI”.
    
    Dopo alcuni istanti nell’oscurità del bosco notai due figure umane piuttosto robuste, che avanzavano dalla parte del sentiero, sicuramente incuriosite da ciò che vedevano in terra tenuta al guinzaglio dal Signore.
    
    Il mio corpo nudo dalla carnagione chiara aveva richiamato la loro attenzione e avvicinandosi si resero conto della presenza della lurida cagna inginocchiata a terra, con il culo sporgente in fuori poggiato sui talloni, le mani sulle cosce, la bocca aperta, nella posizione di attesa che mi aveva ordinato il Padrone.
    
    Mi guardarono con insistenza e poi guardarono il Padrone quasi a chiedere un consenso.
    
    Questi invece ...
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