1. Un mondo inesplorato - 10. incontri e confronti


    Data: 25/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: scirocco6970, Fonte: Annunci69

    ... qui con te mi sta eccitando ancora di più… Senti, posso permettermi una libertà con te? Posso farti qualche foto? Saresti un soggetto fantastico, e queste luci, poi… Ti prometto poi di mandarti tutte le foto e di non mandarle in giro”.
    
    Era la seconda volta, da quando era cominciata quella sua nuova vita di perdizione e piacere, che qualcuno le chiedeva di fotografarla in una condizione così sconveniente. L’atmosfera di quella mattina e la voglia che le era rimasta dalla scopata con Marco, bruscamente interrotta dall’arrivo di quelle persone, la indussero a cedere a quella proposta. “E fammi queste foto… Ma spero che non siano troppo oscene!”. Era lusingata da quella richiesta e tutto cooperava a farle superare l’infinito imbarazzo che non riusciva ad evitare di provare.
    
    Francesco balzò in piedi in un secondo e cominciò a girarle intorno scattandole decine di foto. Intanto, da bravo fotografo, le parlava per metterla a suo agio, dicendole come la stava fotografando in quel momento: a figura intera, con il volto in primo piano, il solo busto con il viso e, ovviamente, con tanti primi piani del seno. Le chiese di girarsi e anche da quella parte non mancarono i particolari del sedere mezzo nudo, dello spazio in mezzo alle cosce appena coperto dal sottile tessuto del costume. Ma non trascurò, ed alla fine si rivelarono le foto più belle, le inquadrature a figura intera, con la schiena elegantemente arcuata che poi si sollevava nelle natiche e continuava con le gambe lucide ...
    ... per l’acqua e le creme.
    
    Francesco si fece poi più spavaldo e le chiese di poterla fotografare anche senza le mutandine del costume. “Ma sei scemo?”, gli avrebbe dovuto rispondere lei, “ma con chi ti pare di avere a che fare?” E invece senza una parola si sfilò gli slip e continuò a farsi fotografare, adesso completamente nuda, assumendo tutte le posizioni che lui le indicava. Doveva ammettere che le pose che le venivano richieste non erano mai volgari o eccessive e la facevano solo sentire bella e desiderabile. E questo le consentì di non sottrarsi a nessuna richiesta, solo ad intervalli trasalendo sentendo i sospiri di piacere di Monica raggiungerli dalla finestra aperta.
    
    La aiutò anche continuare a parlare con Francesco. C’era un altro aspetto che le dava un’ansia particolare in tutta la sua nuova condizione: “Francesco, perdonami un’altra domanda. Ma a questa libertà che concedi a tua moglie, immagino corrisponda una stessa sua disponibilità nei tuoi confronti, no?”
    
    “No, Laura, non è esattamente così. A me ovviamente piacerebbe portarmi a letto qualche bella ragazza. Non ti nascondo che anche adesso l’impulso di mettere giù la macchina fotografica e saltarti addosso è abbastanza difficile da contenere. So che Monica non gradirebbe affatto e non ho particolari difficoltà a rinunciarci. In fondo, in qualunque altro aspetto del matrimonio, non è che ci si aspetti necessariamente la più rigida condizione di eguaglianza e reciprocità. Non si stanno a contare i soldi che ...
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