L’Usuraio capitolo I
Data: 22/11/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... ordino a Bianca di farglielo trovare completamente depilato, truccato e vestito da femminuccia. Quando Bianca glielo disse lui resistette. – Non essere stupido – le disse la moglie, – entra nella vasca da bagno e lasciami fare. Fino ad ora Don Pasquale non ci ha mai punito, ma sai che può essere molto crudele, quindi rassegnati, quando lui lo vorrà sarai una femminuccia, vedrai che ti piacerà. – Giorgio si arrese ed entrò nella vasca da bagno. Bianca lo depilò e lo fece eccitare toccandolo dappertutto. Giorgio era momentaneamente senza gabbietta e le attenzioni della moglie lo eccitarono oltre ogni limite. Ma le istruzioni di Don Pasquale erano di non farlo venire. Bianca le eseguì e lo rimise ancora in gabbia. Per tutta la preparazione Giorgio rimase eccitato. Lei lo truccò sapientemente e poi lo aiutò a vestirsi. Quindi lo fece camminare sui tacchi fino a sfinirlo, ma mantenendolo sempre sulla corda, le bastava toccarlo sulle natiche o pizzicarlo sui capezzoli e lui smaniava. Quando Don Pasquale, la sera, rientrò, Giorgio era sfinito e stressato, ma sempre più eccitato, in modo parossistico. Bianca lo aveva toccato, sfiorato, accarezzato per tutto il giorno sapientemente. Don Pasquale sorrise vedendolo e si sedette in poltrona soddisfatto. – Vieni qui Giorgia – le disse, – sei venuta bene, quasi quasi ti mando nel mio bordello a battere, per quelli come te c’è richiesta. – Don Pasquale nel suo bordello non aveva travestiti, solo puttane femmine biologiche, ma Giorgio, ...
... anzi Giorgia, non lo sapeva e quasi svenne, le gambe le tremavano e non ce la faceva ad avvicinarsi al Padrone, che alla fine le disse. – O vieni qui, o mi costringi ad alzarmi e poi sarà peggio. – Giorgio si avvicinò e Don Pasquale lo brancicò e se lo mise sulle gambe, tastandolo sulle lunghe cosce e strizzandolo sui capezzoli. Giorgia era liscia e morbida, tonica e setosa, e si stava di nuovo eccitando. Le mani di Don Pasquale erano forti e sapevano come manovrarlo. Giorgia non si capacitava di quelle sue reazioni, fino a quel momento sapeva di essere uno schiavo sottomesso, anche a uomini, ma senza implicazioni sessuali dirette. Gli uomini dovevano desiderare sua moglie, non lui, lui doveva essere solo punito e umiliato. Lui pensava di essere comunque etero, anche se la lunga castità lo aveva trasformato più di quanto non se rendesse conto. Quelle mani invece lo stavano facendo impazzire, provava nuove pulsioni e sensazioni, aveva la pelle d’oca e il suo corpo era surriscaldato. Il cazzetto in gabbietta pulsava, cercava di rizzare, ma Giorgia sentiva solo un indolenzimento. Strusciava desiderosa le cosce una contro l’altra. Cosa desiderava? Non osava pensarlo anche se iniziava a rendersene conto. – Ti piace Giorgia? – Giorgia non rispondeva, si vergognava e la domanda le sembrava retorica. Poi Don Pasquale lo lasciò scivolare a terra tenendolo tra le gambe e lui tra quelle gambe si mise in ginocchio aspettando. Per Don Pasquale era la prima volta, ma si stava divertendo, lui ...