1. L’Usuraio capitolo I


    Data: 22/11/2018, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    Don Pasquale Mazzi era un usuraio, proprietario di alcuni palazzi nella semiperiferia torinese e titolare, anche attraverso prestanome, di diverse attività. Aveva sessantacinque anni, era un uomo alto ed in carne, portava i capelli lunghi e impomatati, neri con le tempie grigie, era ancora vigoroso e dai voraci appetiti sessuali. Un uomo all’antica, sempre elegante e ben tenuto, le scarpe lucide da specchiarsi, il vestito senza una piega, un’aura di uomo deciso, potente, ricco e virile. Un uomo prestante che incuteva timore. Bianca, la sua cameriera, gli stava servendo un caffè in salotto mentre lui esaminava delle carte. Don Pasquale viveva all’ottavo ed ultimo piano di uno dei suoi palazzi e da lì regnava sul suo piccolo impero. Bianca è bionda, con i capelli lunghi, snella, alta centosessantacinque centimetri, gambe lunghe, un culetto delizioso ed un seno interessante, non grosso, una terza. Ha un visetto dolce da cerbiatta e gli occhi celesti, la pelle bianca come il latte. Niente curve prorompenti, la giovane donna ha un corpo sinuoso, quasi efebico. Bianca è molto sottomessa ai desideri del suo Padrone, ha solo trentun anni ed il sessantacinquenne Don Pasquale è molto soddisfatto della sua serva, è la persona a cui è più affezionato in assoluto e lui non è affezionato a nessuno, solo al denaro. Bianca sente che è così, anche se sa che quello è l’affetto che il suo Padrone potrebbe provare per un cagnolino, ma chiedere a Don Pasquale di più sarebbe eccessivo e quindi ...
    ... lei si accontenta di quello che ha. Anche Giorgio, il marito di Bianca, lavora per Don Pasquale, fa il portiere del palazzo ed è un tuttofare, a volte fa anche da autista per il Padrone. Giorgio è ancora più sottomesso della moglie al Padrone, ma per lui Don Pasquale prova solo disprezzo. Praticamente l’ha castrato, all’inizio gli aveva messo una gabbietta per impedirgli che di nascosto si fottesse la moglie, la sua proprietà, poi, dopo un anno non ce ne era stato più bisogno. Giorgio era praticamente diventato, a trentacinque anni, impotente. Il marito di Bianca era già remissivo e sottomesso, dopo la cura di Don Pasquale è diventato uno zerbino. E’ privo di carattere, ma sa usare le mani, se non si tratta di faccende complicate, ripara impianti idraulici ed elettrici. E’ un bel ragazzo, dimostra molto meno dei suoi trentacinque anni. E’ alto centosettantacinque centimetri e pesa sessantacinque chili, è la versione maschile della moglie in quasi tutto. Solo che è moro e non è biondo. Snello, gambe lunghe, occhi verdi. Don Pasquale ha visto che le donne all’inizio lo guardano con un certo interesse, poi lo conoscono meglio e quell’interesse svanisce, capiscono che manca di virilità, quel poco che aveva Don pasquale gliel’ha levata. Il boss aveva conosciuto la coppia due anni prima. Si erano presentati da lui cercando lavoro. Lui in poltrona, i due giovani in piedi di fronte a lui. – Potrei fare il portiere e l’uomo tuttofare – spiegava Giorgio a disagio di fronte a quell’uomo ...
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