L’Usuraio capitolo I
Data: 22/11/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... dell’alcova non la malmenava mai. Voleva solo che fosse sempre aperta e disponibile ogni volta che la desiderava. E Bianca lo era, anzi l’apprezzava moltissimo, le piaceva fottere e Don Pasquale se la fotteva bene. La cosa che più di tutte l’aveva messa in difficoltà era quella di fargli la barba la mattina dopo la colazione. Non aveva avuto difficoltà con l’uso del rasoio, ma il fatto era che Don Pasquale mentre lei lo radeva non riusciva a tenere le mani a posto, l’accarezzava sul culo, sulle cosce e tra le cosce e questo le rendeva difficile tenere la mano ferma. La prima volta la rasatura durò parecchio, ma nel tempo migliorò, riusciva a bagnarsi, a volte anche ad avere un orgasmo, senza interrompere il suo lavoro. Don Pasquale era molto contento della sua schiava. Bianca era sottomessa, ma aveva bisogno di qualcuno che l’amasse per quello che era. Quel qualcuno era Giorgio, un ragazzo mite e sottomesso come lei, ma che appunto l’amava. Tra i due era lei quella con più carattere, sapeva quello che voleva: essere sottomessa da un uomo potente senza che il marito rompesse le palle. E Giorgio era perfetto, a costo di diventare un tappetino e di essere umiliato l’assecondava in tutto. L’uomo potente l’aveva trovato: Don Pasquale.
Giorgio si era rassegnato ad essere un castrato, Don Pasquale gli faceva leccare ogni tanto la fica della moglie, spesso piena dei suoi umori, e niente di più. Non gli permetteva di farsi neanche una sega. Questo non era vero in assoluto, una o ...
... due volte al mese lo chiamava su, gli levava la gabbietta e lo faceva assistere alla monta della moglie. Mentre si montava Bianca il Padrone lo insultava: cornuto, finocchio, femminuccia erano gli epiteti che preferiva. In quelle occasioni Giorgio stava nudo e in ginocchio accanto al letto, mentre Don Pasquale grugniva e sua moglie ansimava. Verso la fine Don Pasquale gli diceva – ti puoi toccare cornuto. – Allora Giorgio si masturbava freneticamente, aveva paura che, come era già successo, Don Pasquale gli dicesse di smettere senza godere. La prolungata castità però iniziava a sentirsi. Giorgio aveva sempre più difficoltà a rizzare ed anche a venire e ciò lo angustiava. La moglie lo guardava raramente, ma qualche volta lo faceva e questo lo imbarazzava. Bianca lo amava, ma le piaceva essere sottomessa ad un vero Padrone come Don Pasquale e le piaceva, per quella via, umiliare suo marito. Lei sapeva che lui ne godeva anche se non lo ammetteva, ne avevano parlato, ma lui non era mai riuscito a determinarsi. L’arrivo di Don Pasquale che si era imposto era stata una benedizione.
E a Giorgio, in fondo, piaceva essere umiliato. Anche se non sapeva quali erano i suoi limiti. Don Pasquale non lo considerava molto, ma ogni tanto si dava e gli dava soddisfazioni. All’inizio era solo un cornuto a cui ogni tanto permetteva di sentire o vedere che si trombava sua moglie, poi gli permetteva di leccarla dopo che l’aveva riempita di sperma. Intanto lo aveva castrato. Dopo qualche mese ...