Al Doppio Gusto, cucina privata
Data: 21/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... allegramente, fecero colazione senza parlare mentre la radio diffondeva una delicata melodia mattutina. La voce calda dello speaker, però, venne a zittita da Pam; la donna si mise alle spalle di Kate e le poggiò le mani sulle spalle:
- Lo so come ti senti, tesoro. Ora sai tutto, questo però non ti deve spaventare, se ti va, se hai deciso di provare, vedrai che tutto sarà più facile di quanto tu possa immaginare.
Kate si alzò, per porsi di fronte a Pam ma ancora non riusciva a guardarla negli occhi.
- Vedi questa attività - riprese la donna - ormai è veramente ben organizzata, credimi; è collaudata, la clientela è attentamente selezionata: nessuno qui vuole delle sorprese. Qui non si fanno giochetti strani, intendo al di fuori del gioco per adulti, trasgressivo, perverso, forse, ma sempre coscienziosamente riservato a persone adulte e consapevoli. Felici di passare qualche ora in maniera totalmente speciale, in un mondo che, difficilmente, sarebbe proponibile in una sede diversa.
Caterina, forse perché troppo lontana da casa, forse perché troppo orgogliosa per tornare indietro e portarsi sulle spalle un fallimento, accettò. Ma fu proprio Pam, sicuramente esperta nel leggere nell’animo umano, a porle una condizione: era possibile per Kate rinunciare e cambiare idea, in qualsiasi momento, ma con l’obbligo di rientrare immediatamente in Italia e, soprattutto, di dimenticare completamente la sua avventura americana.
La zia cercò accuratamente le parole giuste ma fu ...
... molto chiara, la ragazza avrebbe dovuto tacere totalmente riguardo a qualsiasi evento che si sarebbe svolto nel “ristorante”. Pamela, in quel caso, non avrebbe potuto proteggerla, né lei né se stessa. Era ovvio, frequentando quel giro pericoloso, alcuni dei suoi clienti speciali avrebbero potuto far pagare molto cara qualsiasi indiscrezione. Ma Kate non era una stupida e questo lo aveva capito già.
2
Illuminata dalle luci della sera, ingentilita da fiori freschi e candele che emanavano un profumo delicato, la sala era elegante, di una eleganza così sobria e contenuta da sembrare casuale. Ogni oggetto era posto nella giusta posizione, ogni posata, ogni tovagliolo, ogni bicchiere era stato millimetricamente sistemato al posto che gli competeva. Persino il lento, occasionale, fruscio delle lunghe tovaglie di organza sembrava il risultato di una accuratissima regia.
Il soffuso, indovinato, accompagnamento musicale rendeva ancora più accogliente quel meraviglioso quadro d’insieme.
Kate non aveva ricevuto nessun ordine specifico, né le era stata affidata alcuna particolare mansione, se non quella di tenersi a disposizione delle eventuali indicazioni di zia Pam.
Verso le 20 arrivò il primo cliente, almeno questa fu la deduzione della giovane. Zia Pam non gli dedicò particolari attenzioni, l’uomo venne fatto accomodare a uno dei tre tavoli, apparecchiati di tutto punto. Sedette tranquillo al suo posto senza ricevere alcuna particolare attenzione, una persona abbastanza ...