1. Al Doppio Gusto, cucina privata


    Data: 21/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... aver goduto delle slinguazzate aggressive del tapino, non si lasciò certo scoraggiare dalla sua meschina figuretta. Neanche fosse il più accorsato gigolò, si mise in ginocchio sul tappeto, e dopo una serie di gaudenti manipolazioni, si prese in bocca quel salsicciotto di carne e iniziò a succhiarlo di gusto. Pompava con le labbra per introdursi il membro tutto in bocca; viste le dimensioni non incontrava alcuna difficoltà.
    
    Kate osservò il negro: si contorceva sulla sedia e si stringeva il pene, che adesso somigliava a un obelisco; riscaldata dalla serata la ragazza iniziò a leccarsi le labbra e ad aprire inconsapevolmente le gambe; in circostanze normali non avrebbe lasciato senza guaina una “spada” così appetitosa… ma stava lavorando, dopotutto!
    
    Intanto la coppia si dava sempre più da fare e l’europeo in canottiera si era attizzato; il suo cazzetto era bello rigido adesso, aveva finalmente le dimensioni di un wurstel Viennese, ma non lo adoperò subito. Prima prese per mano la dama e la fece sedere accanto al marito; s’inginocchiò a sua volta e iniziò a pasteggiare tra le cosce spalancate della tipa. Doveva essere bravo con la lingua, visto che la donna sembrava gradire in maniera evidente; pose una gamba sulla spalla del suo seduttore e l’altra la fece fluttuare davanti al viso sudato del marito, che la prese e iniziò a baciare e leccare il piede, sebbene ancora calzato nel sandalo strepitoso.
    
    - Adesso me la scopo sul tavolo, guarda! – disse l’ometto dopo aver ...
    ... fatto raggiungere alla donna un primo, sonoro, orgasmo soltanto con la lingua. – Me la metto sotto come si merita.
    
    La signora non chiedeva di meglio che essere “adoperata”, assecondò le istruzioni del maschio, ponendo i gomiti sul tavolo dove avevano cenato, col portentoso culo all’aria, in felice attesa di soddisfare il suo corteggiatore.
    
    Quello col cazzo piccolo sapeva il fatto suo, in fondo. Prese l’abat-jour del tavolo vicino e la pose a terra, rovesciandola; adesso il cono di luce era proiettato sulle forme opulente della sua conquista. S’intravvedeva la vagina pulsante e grondante, tra le cosce, serrate ma ammiccanti.
    
    - Inginocchiati dietro di noi, - ordinò il bianco – così assisti a tutta la penetrazione.
    
    Il nero obbedì senza fiatare; nonostante la mole, adesso nei movimenti mostrava un che di effeminato. S’inginocchiò, aveva a sua volta il sedere tornito, in bella mostra. Gli occhi di Kate, senza volerlo, corsero ancora al grosso pene: ora che l’uomo era chino, pendeva e dondolava tra le cosce, sembrava il nerbo di un cavallo pronto alla monta. L’uomo stringeva tra le dita uno Smart, sicuramente per riprendere la scena di sua moglie sedotta da un altro.
    
    L’ometto si mosse rapido. Ora che tutto era organizzato, si piazzò alle spalle della signora, in attesa. Col ginocchi la costrinse ad aprirsi tutta, poi si bagnò la cappella con la saliva. Non indossò alcun profilattico ma le infilò direttamente il pene dentro la vagina, senza convenevoli.
    
    Premendo col ...