Blade’s royal flush
Data: 21/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Bella e inesperta oltre che decisamente sexy nel vestire fuori dai tatami. Era cintura bianca, mentre io vantavo una cintura arancione. E ovviamente, mi permisi di darle qualche suggerimento. I miei suggerimenti portarono ad un gradevole frequentarci fuori dal Dojo. Un caffé, una cenetta. E da cosa nacque cosa. Ricordo distintamente il nostro primo bacio a Brooklyn e la successiva promessa di rivederci per approfondire la cosa. Dato che nonoscevo il suo punto di vista sui mutanti, decisi di evitare di affrontare l’argomento (o quantomeno posticiparlo a quando sarebbe stata disposta a darmi maggiore fiducia).
Il poker é invece una semplice passione minore. Non sono drogato di gioco d’azzardo come certa gente ma semplicemente non mi dispiace dilettarmici, considerando che mi é sempre piaciuto. Che poi si vincano soldi, quella é un’altra questione. Solo per dirne una, dopo essere uscito dal ritrovo avevo qualcosa come duecento dollari in più. Ma ovviamente, per ora i soldi non erano un problema. Tra i guadagni dell’ultima missione per lo S.H.I.E.L.D. e i miei risparmi, sicuramente ne avevo abbastanza per un bel po’. Ma sapevo di dovermi farmi vedere troppo spesso nello stesso circolo: vincere una volta era niente, due ti rendeva celebre. A tre vittorie eri un campione. A quattro un invidiato e un sospetto baro e a cinque potevi finire molto male. Quindi, meglio evitare di vincere troppo spesso. A volte perdevo apposta. Manteneva i giusti equilibri tra giocatori. Era una ...
... sottile sfumatura diplomatica, una precauzione atta a impedire che qualche invidioso se ne uscisse con un coltello o una pistola e che ci scappasse il morto. Mi era capitato già una volta e non volevo che si ripetesse.
Ovviamente, la conoscenza di Maria fu qualcosa di graduale ma entrambi sapevamo come sarebbe finita. Eravamo giovani e volevamo godere della nostra età. Così, quando finii casa sua per bere un drink sapevo perfettamente cosa sarebbe accaduto. In pochi istanti ci baciavamo avvinghiati come piovre. Maria sorrise, gli occhi brillanti e melliflui. Desiderio puro. Anche io la volevo, la desideravo. Volevo perdermici. Raggiungemmo il letto che già eravamo nudi. Lei glabra e con dei seni di tutto rispetto. Cademmo sul letto assieme mentre le sue mani scorrevano sul mio petto. Le accarezzai lentamente i seni, poi la pancia, la schiena, le natiche, le cosce, l’interno delle cosce e solo allora la vulva. Per allora, Maria era abbastanza pronta ma non intendevo passare subito a quella parte del rapporto. Volevo di più. Volevo darle di più. Così la leccai, lentamente, avvicinandomi con una tenerezza di cui raramente davo prova. Maria sospirò, gemette mentre mi avvicinavo sempre più al centro del suo piacere. Sentì di dovermi ripagare e prese ad accarezzarmi. scese sino al mio pube. Me lo prese in mano. Ero abbastanza eccitato. Intanto la mia abnegazione aveva dato frutti. Liquidi. Maria era pronta. Lo ero anch’io. Si mise in posizione. Mi piazzai tra le sue gambe. E affondai ...