1. Ritrovo fortuito


    Data: 18/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che non richiede sforzi per me, è alquanto riposante, è enormemente deliziosa e soave, per giunta quei caldi morbidi seni mi stimolano, poiché sembrano gomma piuma sul mio petto. Di colpo sento addosso un peso maggiore e in modo fulmineo colgo un lieve fastidio al cazzo, nel tempo in cui il cazzo di Conraad dev’essersi inserito interamente nell’ano della moglie. Io avverto nella vicinanza del glande, tra lo strato sottilissimo di pelle che separa lo sfintere dalla fica, le tarchiate dimensioni del cazzo di Conraad che le affibbia spinte vigorose. Sono in grado persino di vedere la faccia di Conraad avvolto in un riso maligno di singolare eccitamento, mentre il viso alterato dal piacere di Marieke è certamente una rappresentazione incomparabile e unica.
    
    L’appagamento mescolato alla sofferenza è stampato su quel meraviglioso volto, la bocca è spalancata emettendo strani suoni rauchi, gli occhi sono strabuzzati dalla fregola. Dev’essere indubbiamente all’acme massimo della dissolutezza e della carnalità pura, gli occhi sono sprangati come se vedesse nel dettaglio i due eccezionali conquistatori che la deliziano. Conraad accelera i movimenti, io stabile inizio a spasimare sotto la pigiatura che il mio cazzo eretto subisce per il doppio peso dei due corpi che s’agitano là di sopra. Non posso muovermi, sicché attendo con affanno il lussurioso epilogo. Alla fine Conraad sta riversando nell’ano di Marieke la sua densa linfa, inizialmente con affondi animaleschi che man mano ...
    ... rallentano. Pure Marieke sta gradualmente raggiungendo l’orgasmo, senza dubbio dolente per le contrazioni violente della muscolatura interna, perché con un guizzo affranto riesce a sfilarsi i due cazzi dai suoi due fori abbattendosi infiacchita, con dei tremolii spasmodici sul mio corpo con quello del marito di sopra.
    
    Io permango là inattivo per un certo tempo sotto i corpi rilassati, fintanto che scorgo Nunzia distinguibilmente impressionata dalla scena, che per prima ha indirizzato e poi ha solamente esplorato in tutta la sua nuda e diretta inclemenza. In ultimo riesco a liberarmi scostando i due corpi e insieme a Nunzia ci allontaniamo, rivolgendo un cenno di saluto ai due abbandonati sul letto. Marieke con gli occhi spalancati nel vuoto, inaridita e sgombrata dai ripetuti orgasmi specialmente dall’ultimo eccezionalmente aggressivo e impetuoso, è al presente svogliatamente allungata con le braccia e con le gambe divaricate, essenziale, discinta e invereconda come un corpo esanime. Conraad è ancora affannato, per di più accaldato per lo sforzo che ha sostenuto, cosicché appena noi due rientriamo in stanza Nunzia m’accenna:
    
    “Alfio, io devo riferirti che non ho mai assistito a uno spettacolo erotico così crudo, primitivo, direi veramente bestiale e irragionevole. Ero impietrita e visibilmente turbata, nell’osservare quel cazzo d’un diametro sproporzionato e incurvato, scomparire centimetro dopo centimetro fra quei glutei che Marieke gli offriva mentre già mugolava. Pareva sì ...