Ritrovo fortuito
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... s’introduca nella sua accogliente tana. Mi soffermo, perciò ad ammirarla ancora per alcuni minuti, tentando d’interrompere la tensione del mio cazzo, mi rendo conto che è infruttuoso. Fin tanto che lo sguardo è fisso su quel ben di Dio a portata di mano e di cazzo, il radar che è in me rimane attivo e quella stupenda femmina è l’energia che lo percorre. Nunzia si muove e in quel modo interrompe l’incanto, ma è momentaneo, perché si sveglia, si gira sulla schiena, si stiracchia lasciva e sporgendo in avanti i prorompenti seni amplifica la tortura al bisognoso cazzo. Lei m’adocchia in maniera sorridente, come se avesse intuito i miei dissoluti e lascivi pensieri, s’avvicina di più baciandomi. Si rende conto della condizione del mio cazzo e dichiara:
“Che cosa gli prende, pensavo che ne avesse già avuto a sufficienza quest’irrequieto? E già sveglio?” – mi enuncia lei alquanto meravigliata.
Ecco, che nel modo più lineare e semplice comincia lo sfregamento dei nostri corpi rigirandoci sul letto, appiccicati, scambiandoci una serie di baci in ogni luogo. Nunzia inizia a mugolare prima leggermente e dopo impazientemente, fino al momento che in un passaggio inatteso del cazzo tra le sue cosce s’introduce nella fica ben lubrificata senza preavviso occupandola totalmente. La maliarda pare sbigottita, mi stringe più forte con le gambe. Incastrati in ...
... tal modo seguitiamo a rotolarci sul letto, sennonché in un movimento incontrollato il cazzo fuoriesce dalla comoda tana e nel tentativo di rientrare subito sbaglia e punta sul buchino più giù, quello più stretto. Nunzia si rende conto e istantaneamente agogna di facilitare l’altra intrusione, ma ecco che agguatata fermamente il cazzo tenendolo fermo sul buchino, perché e là che adesso lo desidera. Il mio cazzo, già bagnato dai fluidi dell’altro alloggiamento, spinto da me s’introduce tutto fino alla base dei testicoli. Nunzia è ultrasensibile a questo tipo d’intrusione e ben presto comincia la melodia; lei brontola, geme, incita, protesta, reclama sospira, si rammarica, strilla di fare presto, strepita il lussurioso orgasmo, mentre io riesco appena in tempo a uscire dall’ano e con la mia sostanziosa sborrata le cospargo la fica come piace a lei.
E’ invero sfiancante e svigorente un amplesso simile, sicché restiamo là affannati e accaldati, esattamente incuneati e intrappolati fino al ritorno della normalità:
“Che meraviglia Alfio, sei davvero formidabile, con te godo come un’indemoniata” – mi bisbiglia Nunzia.
In conclusione ci approntiamo per bene e con calma, dopo esserci puliti e sistemati ci apprestiamo nel trascorrere la nuova giornata, perché la città di Praga ci attende in tutto il suo indiscusso splendore.
{Idraulico anno 1999}