1. L’intreccio – Capitolo 1 – La conoscenza


    Data: 16/11/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi rispose lui. Gli argomenti poi, durante il viaggio erano diversi e quasi mi dimenticai di Sofia.
    
    Mi ricordai di lei all’atterraggio. Provai a chiamarla ma non mi rispose. Allora le inviai un messaggio:
    
    Filippo: arrivato. Tutto ok. Baci
    
    Non ricevetti risposta e la cosa mi lasciò perplesso.
    
    Trascorsero le due sere a Barcellona con annessa la Convention e la cena di gala. Durante i due giorni ci avevano lasciato anche un pomeriggio libero per girare la città. Ne approfittai per comprare una maglietta rosa con la scritta “Barcellona” per Sofia. Portare un semplice cadeau fa sempre un certo effetto pensai. Mi feci fare una confezione regalo e la misi in valigia.
    
    E venne la domenica. La serata precedente era trascorsa in una discoteca e si erano fatte le 6 del mattino. Alle 11:00 avevamo il check-in per il volo di ritorno. Gabriele ed io che dormivamo nella stessa stanza mi svegliai di soprassalto guardai l’orologio ed erano le 10:00 e noi eravamo ancora in albergo. Gabry svegliati, altrimenti perdiamo il volo. Penso che due razzi non potessero essere più veloci. Doccia veloce e giù a perdifiato nella hall. Tutti gli altri avevano già preso il pullman e non ce n’erano più per raggiungere l’aeroporto. Prendemmo un taxi e con il mio spagnolo ridicolo esortai, cercando di farmi capire il più possibile, di premere l’acceleratore. Nel frattempo, il tassametro girava. Io lo guardavo e ad un certo punto dissi a Gabry: “abbiamo finito i contanti”. “Oh cazzo rispose ...
    ... Gabry”. “non c’è problema” risposi io. “scendo al volo, faccio un bancomat e paghiamo il tassista”. E così fu. Arrivammo al pelo. E fortunatamente riuscimmo a prendere l’aereo.
    
    Giunti a Malpensa ci fu il “rompete le righe” e me ne tornai quasi tranquillo a casa.
    
    Provai a chiamare Sofia e nuovamente non mi rispose
    
    Allora le inviai un nuovo messaggio:
    
    Filippo. Arrivato in patria. Tutto ok. Baci.
    
    Nessuna risposta.
    
    Strano pensai che sarà successo?
    
    Il lunedì successivo mi recai nella città di lavoro. Iniziava nuovamente il solito tran-tran. Gabriele mi veniva a prendere alla stazione, si lavorava insieme e poi mi avrebbe riaccompagnato per riprendere il treno.
    
    Gli raccontai che Sofia non mi rispondeva alle chiamate e neanche ai messaggi.
    
    “che strano” disse lui. Guardandomi come se gli avessi omesso qualcosa in relazione alla serata.
    
    “facciamo così”, proseguì. “Ti accompagno da lei, io non entro e mi faccio un giro anche se mi piacerebbe rivedere Greta e vediamo che succede”. “facciamo così” replicai io.
    
    Giunti al negozio di Sofia, scesi dall’auto di Gabriele e lui andò via. Entrai in negozio e vidi Sofia che mi guardava imbarazzatissima come se avesse visto un fantasma o un’oscura presenza.
    
    “Buongiorno Sofia” esordii. “hai tempo per un caffè?” “un attimo, finisco di fare un lavoretto al computer e andiamo”. Stava guadagnando tempo per riordinare le idee, era evidente.
    
    Lasciò Greta sola in negozio e andammo al bar.
    
    Avevo con me la maglietta che ...
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