Un pacco di troppo.
Data: 25/09/2025,
Categorie:
Trans
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
Mi chiamo Gianluca, ho 24 anni, sono un bel ragazzo alto, biondo, occhi azzurri, spalle larghe ed un bel fisico modellato da anni di nuoto; a detta di chi lo ha provato, sono munito anche di un bel cazzo di circa una ventina di centimetri ed un bello spessore. Vivo e lavoro in una cittadina della pianura padana; un sabato sera, sono andato con degli amici a divertirmi lungo la costa Adriatica, in particolare in una splendida discoteca di Rimini. Siamo entrati che erano alle 23:30 e, dopo una mezz'oretta, già avevo limonato con un paio di puttanelle, veramente promettenti. Due dei miei tre amici si erano già eclissati al seguito di un paio di sgualdrine, che se li erano portati da qualche parte e anch'io ero in attesa di capire quale delle due zoccolette avrebbe deciso di passare la notte nella la mia camera d'albergo, presa proprio per questa eventualità. Poco dopo la mezzanotte, mi son avvicinato al bancone del bar per prendere un mojito e la mia attenzione è stata attratta da una splendida ragazza, che mi ha tolto il fiato. Alta, mora, dai capelli lunghi che le arrivavano fin oltre le spalle. Due tette da favola, di sicuro di una quarta abbondante, bella tonda e prominente, un culo tondo e sodo fasciato da un tubino elasticizzato, che ne modellava le forme. Fisico perfetto, braccia sottili, unghia laccate di rosso, come le labbra carnose, che incorniciavano una bocca ampia e accattivante. Cosce lunghe, perfettamente modellate, fasciate da calze autoreggenti di cui si ...
... intravedeva il pizzo al bordo del vestito ed ai piedi delle décolleté con il tacco sottile e dorato, di certo non meno di 15 cm. Si gira verso di me ed io le sparo uno sguardo malizioso, fingendo di esser il classico bravo ragazzo, mentre, in realtà, avevo già una voglia pazza di scoparla. Lancio una battuta: «Da quale sogno erotico sei uscita?»
Lei sta subito al gioco e ride divertita.
«Chissà, forse dal tuo?» Replico divertito.
«Sono da solo e, se ti va, ti offro da bere. «Sì, va bene.»
Scambiamo qualche parola e scopro che si chiama Lucrezia, ha 25 anni e sembra che abbia voglia di divorarmi con gli occhi. La guardo e mi rendo conto che è una splendida figa, che sprizza sesso da tutti i pori e mi rendo anche conto che deve avere una gran voglia di cazzo, perché, mentre sta in piedi vicino a me, con la mano sinistra nascosta dal suo corpo e dal bancone del bar, prende subito ad accarezzarmi il cazzo; appena lo sente già pronto e duro, si gira e mi sorride contenta.
«Sembra che tu, amico mio, hai qualcosa di veramente interessante, che potrebbe fare al caso mio! Che ne dici di passare il resto della serata a casa mia, a fare due chiacchiere senza farci sfondare i timpani con questa musica dal volume così alto?»
Naturalmente accetto all'istante. Dopo questo incontro, la mia serata prende corpo. Ovviamente lascio perdere sia le due ragazze di prima che i miei amici. Chiamo un taxi ed io e Lucrezia ci dirigiamo verso il suo appartamento, che dista poco dal locale. Durante il ...