Il gigante nero.
Data: 20/08/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... dove ci aspetterà suo figlio. Iniziamo il viaggio e scambio qualche parola con questo gigante. Mi racconta un po' della sua vita.
«Sono originario del Mali; un giorno ho deciso che non si poteva più vivere in quella terra: siccità, fame e malattie, la facevano da padrona, decimando la popolazione. C'era un gesuita italiano che gestiva una chiesa con un piccolo presidio medico ed io lo aiutavo; ed è per questo che ho imparato abbastanza bene la vostra lingua. Son qui da sei mesi e voglio racimolare un po' di soldi ed ottenere dei documenti validi per volare in Australia, dove c'è già mio fratello. In quel paese, ci son maggiori possibilità per rifarsi una vita.»
Parla con un po' di malinconia, ma, nello stesso tempo, vedo che è anche un tipo alquanto fiero, orgoglioso. Dopo circa un paio d'ore, quando siamo a metà strada, ci fermiamo in un Autogrill per far colazione e noto con quanta ammirazione le donne osservano quel mandingo nero. Non c'è donna che non lo osservi con occhi carichi di cupidigia e, sicuramente, più d'una, si ritroverà con le mutande bagnate. Lo faccio notare anche a lui, che si mette a ridere; poi gli chiedo se è sposato o fidanzato. Mi risponde in maniera molto laconica, che non ha ancora trovato la persona giusta. Poi non aggiunge altro e, per il resto del viaggio, resta in silenzio; io non mi permetto di chieder altro. Quando siamo quasi a destinazione, mi chiama Emilia e mi dice che, all'uscita dalla superstrada, ci sarà Fabio, suo figlio ad ...
... aspettarci. Mi fornisce il modello ed anche la targa della sua auto. Appena giunti, vedo la macchina ferma in una piazzola davanti ad un distributore e, quando fermo il veicolo, scende un ragazzo giovane, forse 25 enne, non di più, dall'aspetto alquanto fragile e scarno. Scende e viene verso di noi, noto che anch'egli resta impressionato dalla mole di Omar. Lo guarda davvero stupito, ma poi mi invita a seguirlo; dopo una ventina di minuti, mi fermo davanti ad una palazzina e lui mi indica il punto dove parcheggiare; subito apre la porta e, per fortuna, dovremo salire solo alcuni gradini, per esser direttamente dentro casa. Prendiamo uno scatolone ciascuno e, mentre saliamo le scale, preceduti da Fabio, improvvisamente il portone si apre e ci troviamo davanti una splendida moretta dai capelli ricci, occhi scuri, un seno non molto grande, appena coperto da una t-shirt bianca, probabilmente non indossa reggiseno, perché subito saltano agli occhi i suoi capezzoli gonfi. Indossa una mini gonna e dei tacchi alti, che la fanno sembrare un po' più alta, mentre, in realtà, è solo una bambolina, che, quando vede Omar, resta a bocca aperta per lo stupore. Per qualche istante, ci osserva e, soprattutto, fissa il mandingo che, in piedi davanti a lei, sembra ancor più enorme. Un adulto ed un neonato di tre mesi, rendono più o meno la giusta proporzione tra i due! Fabio ce la presenta.
«Lei è Penelope: amore loro sono le due persone che mia madre ha incaricato di portare le ultime cose per il ...